mag 31, 2021 - minuto di letturaminuti di lettura

Malocclusione dentale: cos'è, cause e sintomi

La malocclusione dentale è uno di quei problemi che spesso abbiamo, ma dei quali non ci accorgiamo fino al momento in cui ci sottoponiamo a dei controlli dal nostro dentista. Eppure, nella sua forma più grave, causa molti fastidi non solo al cavo orale, ma a tutto il nostro organismo. Vediamo quali sono i sintomi, le cause, i rimedi e la prevenzione per la malocclusione dentale.
Argomento

Malocclusione dentale: cos'è

La malocclusione dentale è quella condizione in cui gli elementi dentali dell'arcata superiore non sono allineati perfettamente con i denti anteriori. In altre parole, per malocclusione dentale si intende il rapporto anomalo tra i denti della mascella e quelli della mandibola.

In normali condizioni di salute, le arcate dentali sono in un rapporto perfetto ed equilibrato tanto da permettere adeguatamente la masticazione e deglutizione. La malocclusione dentale si manifesta invece quando questo rapporto perfetto tra le due arcate non c'è.

In queste condizioni, l'occlusione imperfetta delle arcate dentali può causare problemi anche in altre parti del corpo. Per esempio, oltre ai disturbi masticatori e fonetici può provocare un aumento di rischio di:

  • dolore cervicale
  • mal di schiena
  • postura scorretta
  • mal di schiena
  • mal di testa
  • acufene (ronzii alle orecchie)

I sintomi dipendono da quanto è grave la patologia: le malocclusioni che dipendono da abitudini e comportamenti scorretti e inadeguati possono essere curate con apparecchi ortodontici mobili o fissi, mentre le forme più gravi sono anomalie genetiche che richiedono un intervento di ortodonzia correttiva.

Nello specifico, quando si parla di malocclusione, si riconoscono le seguenti tre categorie:

  • Malocclusioni di prima classe: si verificano quando gli incisivi superiori sovrastano di poco l'arcata dentale inferiore. In questo caso si parla di un morso aperto lievemente anomalo rispetto al morso normale. Anche se non è una situazione ad alto rischio per la salute, non va comunque trascurata perché non è detto che non possa peggiorare durante la fase di crescita (nel caso in cui si verifichi nei bambini)
  • Malocclusioni di seconda classe (chiamata anche retrognatismo o affollamento dentale): in questo caso l’arcata superiore sovrasta di molto quella inferiore. Il morso profondo smette di essere regolare e in questo caso si parla spesso di sovraffollamento dei denti dato che è molto probabile che, in concomitanza alla malocclusione, si presenti anche una posizione anomala dei denti e degli spazi tra di essi. È una situazione sicuramente più seria rispetto alle malocclusioni di prima classe
  • Malocclusioni di terza classe (detta anche progenismo o morso inverso): si verifica quando i denti presenti sull'arcata mandibolare sono in avanti rispetto a quelli dell’arcata mascellare e non si verifica dunque un allineamento dei denti. Si tratta della condizione di malocclusione più grave che può dare luogo a disturbi maggiori sia a livello estetico che funzionale. È assolutamente indispensabile l’intervento dell'odontoiatra e dell’ortodonzia

Come abbiamo detto in precedenza, la malocclusione non viene sempre percepita dall'individuo, nei casi di prima classe, anche perché spesso non si verificano dei disturbi significativi. È raro rivolgersi al dentista ed è più probabile che sia il medico a segnalarne la presenza durante visite di controllo.

Malocclusione dentale: cause

Non esiste una sola causa della malocclusione, ma può derivare da varie problematiche di natura genetico-ereditaria o vizi come respirazione anomala, cattiva deglutizione o fonetica atipica. Di seguito una lista delle cause principali:

  • l'abitudine a succhiarsi il pollice, spingere la lingua contro i denti, utilizzare il ciuccio del biberon anche dopo i tre anni
  • bruxismo (tendenza a digrignare i denti, anche e soprattutto inconsciamente mentre si dorme)
  • interventi dentali eseguiti in maniera scorretta o non perfettamente riusciti, come otturazioni dentali, incapsulamento del dente ed impianti
  • perdita di uno o più denti permanenti
  • denti gravemente scheggiati e non ricostruiti
  • neoplasia della bocca e della mandibola
  • frattura delle ossa mascellari mandibolare in età infantile
  • artrite reumatoide

La causa principale della malocclusione dentale è spesso ereditaria; l'anomalia infatti si tramanda tramandata geneticamente. In alcuni pazienti, però, la malocclusione dentale non dipende da malformazioni genetiche, quanto piuttosto da atteggiamenti comportamentali scorretti o da altre patologie. Nei bambini, anomalie comportamentali quali succhiarsi il pollice o usare ciuccio e biberon dopo i tre anni di età possono essere causa di movimenti muscolari che spingono la lingua contro i denti. Durante la crescita, se non corretti adeguatamente (ad esempio con l’uso di un apparecchio mobile come il bite), possono compromettere il sorriso anche da adulti. Anche Il bruxismo, che comporta la tendenza a digrignare i denti soprattutto di notte, può provocare alterazioni nel modo in cui si chiudono le arcate dentali. 

Malocclusione dentale: sintomi

La malocclusione comporta vari disturbi che possono innescare mal di testa, mal di schiena, problemi di disorientamento e mancanza di equilibrio, dovuti alla cattiva postura assunta dal paziente che ne soffre. Riportiamo di seguito una lista dei disturbi più comuni:

  • aumento del rischio di carie, gengiviti e parodontiti, perché un allineamento dell'arcata superiore scorretto dei denti rende più complicate le operazioni di igiene nel paziente 
  • vertigini, acufeni e altri disturbi dell'apparato uditivo 
  • alterazioni temporo-mandibolari e malocclusione mandibolare 
  • problematiche alla masticazione
  • dolori alla mandibola 
  • infiammazioni alle gengive 
  • affollamento dentale con conseguente predisposizione a sviluppare carie 
  • secchezza del cavo orale causata dalla tendenza a respirare attraverso la bocca

I sintomi della malocclusione dentale sono tanti e non riguardano solo la bocca: più questi sintomi sono gravi più è grave la malocclusione dentale. Solo un medico specialista – preferibilmente esperto di gnatologia – potrà fare una valutazione generale e approfondita in modo da poter rilevare la causa del disturbo riportato dal paziente. 

Il disallineamento tra i denti delle due arcate sottopone la mandibola e la mascella a un lavoro e a movimenti anomali a causa dei carichi irregolari che si ripercuotono a livello temporo-mandibolare scatenando i dolori cervicali e al collo, forti mal di testa e acufene.

Le conseguenze negative della malocclusione non finiscono qui: si hanno infatti anche delle ripercussioni sulla colonna vertebrale, provocando mal di schiena, e sull'apparato respiratorio, provocando tosse, sinusite e rinosinusite, fino alla bronchite cronica e all'asma. Un’errata postura dalla colonna vertebrale può riflettersi sulla posizione del collo e determinare alterazioni dell’equilibrio, oltre all’accentuarsi del dolore cervicale.

Le difficoltà masticatorie legate alla malocclusione dentale arrivano a interessare anche l’apparato gastrointestinale causando reflusso gastroesofageo e portano persino a disturbi del sonno e del linguaggio, anche se si tratta di circostanze più rare. 

Anche l'aspetto estetico è da non trascurare: con la malocclusione il sorriso è asimmetrico e poco armonico, mentre nei casi più gravi l'estetica dentale è particolarmente evidente, tanto da creare problemi in ambito sociale e relazionale.

La cattiva occlusione dentale è quindi una problematica da valutare attentamente con l’ausilio del proprio dentista.

Malocclusione dentale: rimedi e trattamenti

Per individuare rimedi e trattamenti, occorre prima di tutto comprendere l’origine della malocclusione e valutarne la gravità. Le soluzioni variano infatti dall’applicazione di protesi mobili o di dispositivi medici specifici, oltre ad interventi di chirurgia orale. Di seguito i principali trattamenti:

  • si possono applicare degli apparecchi ortodontici fissi o mobili per risolvere il problema dell'affollamento dei denti 
  • si possono estrarre i denti quando l'affollamento è dovuto alla presenza di più molari o denti del giudizio che spingono gli altri denti 
  • si possono correggere alcune abitudini con un bite (per il bruxismo)
  • si può proporre l'uso di apparecchi per facilitare le forze masticatorie

Non sempre la malocclusione dentale richiede un trattamento o un intervento di chirurgia orale, poiché in alcune varianti non si presenta alcun sintomo. In alcuni casi dev’essere considerata la questione dello spazio fra i denti. In caso di diastema, infatti, i denti non vengono a contatto contrariamente alle situazioni di affollamento dove saremo in presenza di una sovrapposizione dentale.

Nel caso della malocclusione di secondo e terzo grado, invece, è necessario un intervento specifico.

Le malocclusioni congenite hanno invece bisogno di interventi invasivi perché il morso alterato, evidente e antiestetico, causa seri problemi alla salute di adulti e bambini.


Un aiuto veloce

È quella condizione in cui i denti dell'arcata superiore non sono allineati con quelli dell'arcata inferiore.

Ci sono tre tipi di malocclusione. Il più grave richiede un intervento di chirurgia orale.

Per risolvere la malocclusione si possono indossare dei bite o modificare delle cattive abitudini.

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