lug 29, 2024 - minuto di letturaminuti di lettura

Collutorio con clorexidina: quando si usa e perché

Quando è corretto utilizzare il collutorio con clorexidina e perché si usa? In questo approfondimento, vedremo tutte le informazioni utili per il paziente, inclusi consigli sull'utilizzo di questo disinfettante del cavo orale, la cui efficacia è supportata da una robusta letteratura scientifica.

Argomento

Introduzione

La clorexidina venne scoperta negli anni '50 dalla Imperial Chemical Industries, Ltd (Manchester, Regno Unito) e introdotta come disinfettante e antisettico topico nel 1954. Il suo impiego nei disinfettanti per le mani iniziò nel 1970, a seguito della dimostrazione della sua capacità di ridurre la flora cutanea di circa il 90%. Nel 1976, test clinici su animali, in vitro e in vivo, sulla clorexidina come agente antisettico orale ne evidenziarono l'efficacia nell'inibire la formazione e lo sviluppo della placca dentale. [1]

La scoperta della clorexidina avvenne durante il programma di ricerche sulla sintesi di farmaci antimalarici. La sua struttura deriva da due molecole di proguanil (un noto farmaco antimalarico), legate da un distanziatore di esametilendiammina, anche se per la sua sintesi possono essere impiegate anche altre vie, come la combinazione di esametilene-bis-dicianodiammide e 4-cloroanilina cloridrato. [1]

La clorexidina, disinfettante ad azione battericida ampiamente impiegato in odontoiatria, è disponibile in commercio sotto forma di collutorio a base di clorexidina gluconato, un formato che ne consente un'ottima diffusione nel cavo orale, garantendo un'attività prolungata fino a 12 ore. [2]

La clorexidina previene il sanguinamento, la formazione di tartaro e l'insorgenza di gengivite. Ogni risciacquo contribuisce al rafforzamento dello smalto dentale e svolge un'azione antiplacca grazie al suo potere battericida.

Resistenza batterica

L'efficacia antiplacca della clorexidina è superiore a quella di altri antisettici comunemente utilizzati e non vi sono evidenze che il suo utilizzo possa causare resistenza batterica (ovvero quel fenomeno per cui un microorganismo, dopo un certo periodo di esposizione all'agente antibatterico ne diviene immune). Va però precisato che studi scientifici hanno suggerito la concreta possibilità che batteri del ceppo Klebsiella pneumoniae possano sviluppare resistenza alla colistina (un antibiotico anche noto come polimixina o colistimetato) se quest'ultima è assunta in contemporanea con la clorexidina. [1]

Effetti collaterali e reazioni allergiche

L'utilizzo del collutorio a base di clorexidina può causare pigmentazione marrone sui denti a causa della sua capacità di legarsi sia ai tessuti duri che a quelli molli. Si consiglia a coloro che utilizzano regolarmente il collutorio di clorexidina di osservare alcune precauzioni a livello di alimentazione; ad esempio, limitare il consumo di caffè, tè, vino rosso e cibi pigmentanti che possono macchiare i denti. [1]

In rari casi, la clorexidina può causare bruciore e/o una dolorosa desquamazione dello strato esterno della mucosa orale; inoltre, alcuni pazienti possono riscontrare un sapore sgradevole o alterazioni del gusto di alcuni alimenti, che potrebbero compromettere l'aderenza al trattamento. [1]

L'utilizzo prolungato di collutori contenenti clorexidina potrebbe sbilanciare il microbiota del cavo orale. [3]

Le reazioni allergiche o di ipersensibilità sono rare. Le ricerche hanno evidenziato reazioni positive in circa il 2% dei pazienti (la percentuale aumenta al 5% in caso di pazienti affetti da eczema). È stato inoltre riportato un numero limitato ma significativo di casi di anafilassi. Questi effetti collaterali spiegano anche perché la clorexidina non viene aggiunta ai dentifrici. [1]

In ultimo, le pazienti in gravidanza dovrebbero consultare il proprio medico curante o il ginecologo prima di utilizzare prodotti contenenti clorexidina. [1]

Collutorio con clorexidina: perché si usa?

La clorexidina è un potente disinfettante antibatterico di sintesi con duplice azione: battericida e batteriostatica. Questa sostanza chimica non solo elimina i batteri (in particolare i gram-positivi), ma ne impedisce anche la riproduzione. Inoltre, svolge un'azione preventiva contro alcuni miceti e virus [4], tanto che durante la pandemia da Covid-19 se ne studiarono i potenziali utilizzi per ridurre la carica virale del cavo orale. [5]

Data la sua scarsa solubilità in acqua [4], nei dispositivi medici e nei collutori la clorexidina viene combinata con acido gluconico per renderla idrosolubile e facilitarne l'utilizzo da parte dei pazienti. Nei collutori, pertanto, è presente sotto forma di clorexidina gluconato o clorexidina digluconato.

L'utilizzo del collutorio a base di clorexidina può essere raccomandato dal dentista per diverse ragioni. Questo presidio medico è impiegato per disinfettare mucose e gengive sanguinanti nel cavo orale e per la disinfezione e il risciacquo di protesi e apparecchi ortodontici. In ottica preventiva, i collutori a base di clorexidina sono eccellenti antisettici per prevenire infiammazioni, infezioni e patologie del cavo orale. Questo include sia infezioni lievi, come l'accumulo di placca batterica, afte o piccole lesioni gengivali, sia patologie più gravi come gengiviti, stomatiti, parodontiti e carie.

Infine, l'utilizzo del collutorio alla clorexidina è giustificato dalla sua potente azione battericida, che non solo pulisce i tessuti e blocca la proliferazione batterica e l'infiammazione, ma favorisce anche la rigenerazione e la guarigione dei tessuti.

Collutorio con clorexidina: quando utilizzarlo?

La posologia della clorexidina indica l'utilizzo due volte al giorno per un periodo massimo di 3-4 settimane. Il gusto gradevole dei prodotti GUM con clorexidina renderà molto più facile seguire la terapia prescritta e garantire il benessere, a lungo periodo, del cavo orale.

Attualmente, i collutori a base di clorexidina sono disponibili in commercio in tre diverse concentrazioni: 0,06%, 0,12% e 0,2%. Ciascuna concentrazione è indicata per specifiche problematiche o disturbi del cavo orale.

La concentrazione allo 0,06% è tipica dei collutori di mantenimento, raccomandati dai dentisti per contrastare l'alitosi, anche nei bambini, promuovere la salute gengivale e prevenire l'insorgenza di patologie associate all'accumulo di placca, come gengiviti e carie.

La concentrazione allo 0,12% è indicata per prevenire infezioni dentali, trattare gengiviti e altre infiammazioni del cavo orale soprattutto in ambito ortodontico nel periodo post-operatorio (impianti dentali, rigenerazione ossea e tissutale) o dopo estrazioni dentali. Questa soluzione, grazie alla sua azione potenziata, è ideale per mantenere l'intera cavità orale pulita e fresca, eliminando residui di cibo e batteri.

Infine, la concentrazione allo 0,2% rappresenta la formulazione classica della clorexidina. Viene utilizzata per prevenire infezioni dentali, trattare gengiviti e altre infiammazioni del cavo orale, Questa formulazione è generalmente consigliata per utilizzo quotidiano complementare all'igiene orale eseguita con dentifricio, spazzolino, scovolino e filo interdentale, garantendo una pulizia efficace del cavo orale.

L'utilizzo del collutorio a base di clorexidina è indicato nelle seguenti condizioni:

  • profilassi post-estrattiva: prevenzione di alveolite, granuloma dentale, cisti o altre infezioni dentali successive all'estrazione di un dente;
  • profilassi post-chirurgica: prevenzione di infezioni a seguito di interventi odontoiatrici;
  • prevenzione infezioni in portatori di protesi: riduzione del rischio di infezioni dentali in pazienti portatori di protesi dentarie;
  • trattamento delle afte orali: supporto nella gestione delle afte orali;
  • terapia parodontale: coadiuvante nel trattamento della parodontite e di casi di gengive infiammate;
  • riparazione tessuti gengivali: promozione della riparazione dei tessuti gengivali lesionati;
  • controllo dell'alito cattivo: trattamento e prevenzione dell'alitosi;
  • controllo della placca batterica: prevenzione dell'accumulo di placca e tartaro.

Consigli per l'utilizzo

L'utilizzo del collutorio a base di clorexidina è raccomandato immediatamente dopo la pulizia dei denti con spazzolino, scovolino e filo interdentale. È fondamentale rimuovere completamente il dentifricio dalla cavità orale prima dell'applicazione.

Di norma, il tappo del flacone può essere utilizzato come misurino per la dose. In caso di assenza del tappo, richiedere al farmacista un dispositivo di misurazione adeguato.

Risciacquare per 30 secondi - 1 minuto, evitando di deglutirlo. Utilizzare il prodotto non diluito, senza mescolarlo con acqua prima dell'uso. Si raccomanda di astenersi dal consumo di cibo e bevande per diverse ore dopo l'applicazione del collutorio, al fine di evitare una riduzione dell'efficacia del principio attivo. [6]

Collutorio con clorexidina: macchia i denti?

L'impiego prolungato o in dosi non conformi alle indicazioni del dentista può comportare l'insorgenza di effetti collaterali indesiderati; tra questi, la manifestazione più frequente è l'alterazione della cromia dello smalto dentale, con la formazione di macchie antiestetiche. Tale fenomeno si verifica principalmente in caso di abuso del collutorio o utilizzo di una concentrazione non appropriata.

L'alterazione cromatica, di colore marrone (può variare dal giallo al nero), interessa sia i denti naturali che le resine composite utilizzate per le otturazioni. Sebbene non rappresenti un danno diretto alla salute dentale, l'inestetismo risultante può richiedere un intervento di igiene orale professionale per il ripristino dell'aspetto estetico del sorriso.

Il meccanismo alla base di questa alterazione cromatica è l'iperpigmentazione di placca e tartaro adesi alla superficie dentale, indotta dal contatto con la clorexidina.

Per prevenire l'insorgenza di macchie, è fondamentale attenersi scrupolosamente alle indicazioni del medico e utilizzare il collutorio alla clorexidina con la concentrazione appropriata e secondo le modalità prescritte.

In sintesi

La clorexidina, un antisettico con proprietà battericide e batteriostatiche, è stata scoperta negli anni '50 e introdotta inizialmente come disinfettante topico. Successivamente, il suo utilizzo si è esteso all'igiene orale grazie alla sua comprovata efficacia nel controllo della placca batterica.

Il collutorio a base di clorexidina, disponibile in diverse concentrazioni (0,06%, 0,12%, 0,2%) in farmacia, parafarmacia e presso la GDO, trova impiego in molteplici ambiti dell'odontoiatria, dalla prevenzione delle infezioni al trattamento intensivo di patologie del cavo orale.

L'utilizzo prolungato o inappropriato del collutorio può causare effetti collaterali, quali alterazioni della cromia dentale e reazioni di ipersensibilità. È pertanto fondamentale attenersi alle indicazioni del dentista per garantire un utilizzo sicuro ed efficace del prodotto.

Nonostante i potenziali effetti avversi, la clorexidina rimane un presidio fondamentale nella pratica odontoiatrica, grazie alla sua comprovata efficacia antimicrobica e alla sua capacità di promuovere la guarigione dei tessuti gengivali.

Fonti e bibliografia

  1. Chlorhexidine [University of Bristol, 2020], https://www.chm.bris.ac.uk/motm/chlorhexidine/chlorhexidineh.htm
  2. Chlorhexidine [NHS], https://www.nhs.uk/medicines/chlorhexidine/
  3. Can I use chlorexidine every day? [Sparta Family Dentistry], https://www.spartafamilydentistry.com/post/can-i-use-chlorhexidine-mouthwash-every-day
  4. Chlorhexidine Gluconate [Science Direct] , https://www.sciencedirect.com/topics/pharmacology-toxicology-and-pharmaceutical-science/chlorhexidine-gluconate
  5. Is chlorhexidine mouthwash effective in lowering COVID-19 viral load? A systematic review [Eur Rev Med Pharmacol Sci, 2023], https://www.europeanreview.org/article/30890
  6. Chlorhexidine oral rinse [Cleveland Clinic], https://my.clevelandclinic.org/health/drugs/19199-chlorhexidine-oral-rinse

 

Un aiuto veloce

No, il collutorio alla clorexidina non sostituisce i collutori ad azione quotidiana e il suo uso deve essere consigliato dal dentista.

Quando si presenta sanguinamento gengivale causato da problemi batterici o infezioni.

Sì, può provocare alterazione nel colore dello smalto dentale o comparsa di macchie dei denti.

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