mag 31, 2021 - minuto di letturaminuti di lettura

Collutorio antibatterico: quando si usa

Il collutorio antibatterico è una soluzione speciale che si utilizza non per coadiuvare l’azione della pulizia del cavo orale, ma nelle terapie che seguono interventi di chirurgia odontoiatrica e altre occasioni in cui vi possa essere una carica batterica da contrastare. Si tratta infatti di un collutorio medicato che deve essere utilizzato solo dopo indicazione del dentista o del medico, anche se si tratta di soluzioni che non richiedono, per la vendita, la ricetta medica.

Il componente principale dei collutori antibatterici è il gluconato di clorexidina che può essere presente in diverse percentuali in base allo scopo per cui il collutorio deve essere impiegato

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In quali casi utilizzare il collutorio antibatterico

Nonostante si imputi alla placca la carica batterica responsabile di diverse patologie del cavo orale, un collutorio antibatterico non può essere utilizzato a discrezione del paziente, ma solo dietro indicazione medica.

La composizione del collutorio contenente clorexidina lo rende un perfetto antisettico, un antiplacca, un disinfettante e un prodotto contro le infezioni del cavo orale, oltre che una soluzione indicata nella lotta alla formazione della carie che attacca lo smalto dei denti.

La concentrazione di clorexidina nel collutorio varia e ne determina il corretto utilizzo. In base alla sua percentuale, dunque, vi illustreremo qui di seguito per quali disturbi è indicato utilizzare il collutorio alla clorexidina e in quali percentuali.

Cominciamo a parlare del collutorio con un contenuto di clorexidina che va dallo 0,05% al 0,12%. I dentisti o gli igienisti dentali raccomandano questo prodotto in determinati casi: se la bocca è stata colpita da infiammazioni e irritazioni che provocano la gengivite, il collutorio allo clorexidina può essere utilizzato come terapia nel periodo successivo all’intervento dell’igienista con una pulizia professionale mirata ad alleviare i sintomi della gengivite e a ripristinare il benessere e la salute di denti e gengive. Spesso, la gengivite provoca alitosi, ma anche in questo caso la clorexidina interviene con un’azione benefica sul cavo orale.

Può succedere che una gengivite non venga curata a dovere e che l’infiammazione delle gengive, che risultano sensibili, arrivi fino al solco gengivale, sfociando in una parodontite che può anche diventare piorrea. In quel caso, si ha l’immediata perdita del dente e quindi l’uso della clorexidina si rende necessario per contrastare la carica batterica.

Il collutorio alla clorexidina può intervenire anche nella cura contro la formazione della carie. L’accumulo di cibo nella bocca se non rimosso produce gravi danni: gli acidi degli alimenti attaccano lo smalto dei denti e lo perforano producendo lesioni, fino a raggiungere anche la radice del dente. In quel caso, solo un intervento del dentista può servire a salvare il dente e il collutorio alla clorexidina può essere usato durante il periodo di trattamento come coadiuvante alla terapia.

Il collutorio antibatterico alla clorexidina con questa percentuale è utile anche nella terapia che interviene in caso di problemi di secchezza della bocca o delle fauci.

Questa concentrazione permette al collutorio di essere utilizzato anche in periodi in cui si vuole praticare un’azione di prevenzione per tutelare la salute di denti e gengive. L’azione del collutorio insisterà soprattutto sui batteri che si depositano anche sulla lingua, un posto in cui non sempre si pensa di procedere allo spazzolamento, ma che è una zona altrettanto importante per mantenere pulito il cavo orale e avere sempre una sensazione di benessere e pulizia.

Il collutorio alla clorexidina può contenere anche una percentuale di principio attivo pari allo 0,20%.

In questo caso, il collutorio potrà essere utilizzato per casi più estremi e rari in cui si debba intervenire con interventi chirurgici o interventi di ortodonzia importanti. Vediamo qualche esempio.

Il collutorio con una percentuale di clorexidina pari allo 0,20% è consigliato dai dentisti in funzione di un intervento di chirurgia odontoiatrica al fine di abbattere la carica batterica presente nella bocca e confidare in una perfetta riuscita dell’intervento.

Oltre che prima dell’intervento, questo tipo di collutorio dovrà essere utilizzato anche dopo le prime 24 che seguono l’intervento. Questo perché il presidio antibatterico sarà in grado di mantenere un equilibrio corretto della flora batterica, utile a scongiurare infezioni.

I dentisti utilizzano il collutorio con una percentuale di clorexidina pari allo 0,20% anche quando effettuano interventi di devitalizzazione o di levigatura delle radici: il collutorio servirà a detergere il canale radicolare del dente. I dentisti usano questo collutorio anche nel caso di estrazioni dentali per prevenire cisti, granulomi o infezioni dell’alveolo dentale.

Nel caso di gengiviti gravi che producano la formazione di tasche gengivali infiammate e scollamento delle gengive dal dente, si rende strettamente necessario l’uso del collutorio alla clorexidina per arrivare in fondo e sconfiggere la carica batterica.

Il collutorio alla clorexidina è utile anche in caso di afte o di piaghe da decubito o ulcerazioni che danno dolore e che possono essere provocate da protesi mobili o impianti progettati o montati male.

Il collutorio antibatterico spesso può contenere alcol ed avere un sapore troppo forte anche se fresco, quindi verificate tra gli ingredienti prima di utilizzarlo per i bambini.

Caratteristiche di un buon collutorio antibatterico

Un buon collutorio antibatterico deve coadiuvare l’azione della pulizia dentale o degli interventi di dentista e igienista e garantire l’eliminazione dei batteri patogeni in maniera più efficace rispetto ad altre soluzioni. Inoltre, un buon collutorio riesce a permeare i tessuti molli e le mucose e la sua azione dura a lungo senza limitarsi al momento degli sciacqui. Il collutorio, infatti, agisce per ben 12 ore, periodo di tempo in cui il la somministrazione a lento rilascio della clorexidina nel cavo orale consente all’azione antibatterica di protrarsi molto al lungo, eliminando i batteri per molte ore.

Gli effetti di buon collutorio alla clorexidina devono avere anche un’azione batteriostatica: con la sua azione, esso contribuisce a mantenere il corretto equilibrio della flora batterica della bocca sconfiggendo i microbi patogeni.

Come utilizzare correttamente il collutorio

Quando il collutorio antibatterico vene utilizzato in casa e non dal dentista durante i trattamenti bisogna prestare particolare attenzione al suo utilizzo.

Come abbiamo detto, si tratta di un presidio medico e come tale deve essere utilizzato, quindi anche con l’accortezza che l’assunzione di un medicinale richiede.

Per effettuare gli sciacqui o i gargarismi il collutorio antibatterico non dovrà essere diluito con l’acqua. Dovete infatti permettergli di applicare la sua azione in maniera completa. A tal proposito, sarete agevolati perché i flaconi dei collutori sono sempre accompagnati da un misurino dosatore che funge anche da tappo e che vi aiuterà a versarne la quantità necessaria e prescritta dal medico perché l’azione della soluzione sia efficace e a lungo termine risolutiva.

Ad ogni utilizzo, per la protezione di una corretta cura, sciacquate, asciugate e riponete il misurino nella confezione per evitare che venga contaminato da germi e batteri. Nel periodo di trattamento con un collutorio antibatterico, abbiate cura di disinfettare con il bicarbonato di sodio anche le setole dello spazzolino. Fate attenzione a non ingoiare mai il collutorio antibatterico.

Se usate il collutorio a casa, abbiate cura di non utilizzarlo insieme a dentifrici che contengono componenti in che potrebbero alterare la sua azione battericida. Ciò che vi consigliamo di fare è di lavare i denti e procedere al normale spazzolamento con spazzolino e dentifricio e solo dopo almeno 30 minuti procedere con gli sciacqui con il collutorio alla clorexidina. Solo in questo modo, questo post utilizzo non rischierà interferenze e il principio della clorexidina potrà essere assorbito dai tessuti molli.

Gli sciacqui con i collutori antibatterici che abbiano una concentrazione di clorexidina che va dallo 0,05% allo 0,12% devono durare al massimo 50/60 secondi: in questo lasso di tempo, il principio attivo ha tutto il modo di svolgere la sua azione battericida e di venire assorbito dai tessuti molli per poi essere lentamente rilasciato, come già detto sopra, nelle 8-12 ore successive concretizzando anche la sua azione batteriostatica.

Va da sé che i collutori antibatterici con una quantità superiore di clorexidina debbano invece essere tenuti in bocca per minor tempo. Con una concentrazione pari allo 0,20%, gli sciacqui dovranno durare al massimo 30 secondi. Non è necessario il risciacquo.

Anche la frequenza con cui usare queste soluzioni è importante e ricordiamo che il loro utilizzo deve sempre essere limitato nel tempo e consigliato dal medico o dal dentista.

Se state usando un collutorio antibatterico, non potrete superare le 2 volte al giorno. Vi consigliamo di procedere agli sciacqui con questa soluzione al mattino e alla sera, sempre dopo aver lavato i denti e dopo aver fatto passare dallo spazzolamento, che deve essere delicato, almeno 30 minuti.

In genere, l’uso di un collutorio alla clorexidina con azione antibatterica non può essere usato per più di tre settimane consecutive. L’uso prolungato potrebbe provocare macchie sullo smalto dei denti.

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