Bocca secca: cause, sintomi e soluzioni
La xerostomia, comunemente nota come "bocca secca", è una condizione caratterizzata da una diminuzione o assenza del flusso salivare. Questa condizione può causare una serie di sintomi fastidiosi, tra cui disidratazione orale, difficoltà nella masticazione e deglutizione, alterazione del gusto e persino disagio durante il parlare. In questo approfondimento sarà fornita una panoramica approfondita della xerostomia, esplorandone le cause, i sintomi e le opzioni di trattamento attualmente disponibili.
Bocca secca o bocca asciutta: che cos'è?
La xerostomia, comunemente conosciuta come "bocca secca", rappresenta una condizione caratterizzata da una sensazione di aridità nel cavo orale, originata da una diminuzione o assenza del flusso salivare. Va precisato che, nonostante possa manifestarsi in concomitanza con una riduzione effettiva della salivazione, non è raro che i pazienti lamentino secchezza orale anche in assenza di una diminuzione misurabile della secrezione salivare. [1]
Questa condizione può determinare una serie di disturbi fastidiosi, tra cui disidratazione orale, difficoltà nella masticazione e deglutizione, alterazioni del gusto e persino disagio durante il parlare. Le cause alla base della xerostomia sono molteplici e includono l'assunzione di farmaci, la presenza di patologie sistemiche e l'invecchiamento. [1]
Dati epidemiologici
La secchezza della bocca, o xerostomia, è una condizione relativamente comune. Interessa, all'incirca, 1 adulto su 4. In particolare, ne soffrono perlopiù le donne e più della metà delle persone anziane (di età superiore ai 50 anni).[1]
I dati relativi alla prevalenza di xerostomia in base al sesso mostrano una certa eterogeneità: uno studio svedese del 1996, statisticamente significativo, ha riportato una prevalenza del 21,3% negli uomini e del 27,3% nelle donne. Tuttavia, studi successivi hanno evidenziato una variabilità più ampia, con una prevalenza di xerostomia che va dallo 0,9% al 64,8%. È importante sottolineare che la maggior parte dei dati raccolti per queste ricerche proviene dalla Scandinavia e ha coinvolto principalmente pazienti con età superiore ai 50 anni, con una partecipazione statisticamente non significativa di soggetti più giovani. [1]
Ulteriori studi su popolazioni specifiche mostrano una prevalenza di xerostomia pressoché assoluta (100%) nei pazienti sottoposti a radioterapia del capo e del collo o affetti dalla sindrome di Sjögren. È interessante notare che l'invecchiamento della popolazione sembra contribuire all'aumento della prevalenza di xerostomia riportata in letteratura. Tuttavia, l'età anagrafica in sé non rappresenta una causa diretta della xerostomia; piuttosto, l'invecchiamento gioca un ruolo indiretto, poiché i pazienti anziani tendono ad assumere una maggiore quantità di farmaci e presentare una maggiore incidenza di comorbilità, entrambi fattori che possono favorire la comparsa della secchezza orale. [1]
La saliva svolge molteplici funzioni vitali per il mantenimento della salute orale. La sua azione lubrificante e umettante mantiene il cavo orale umido e pulito, proteggendo la mucosa orale da lesioni meccaniche. Inoltre, l'amilasi salivare funge da enzima digestivo, dando il via al processo di digestione del cibo. La componente mucosa e le immunoglobuline presenti nella saliva svolgono un ruolo chiave nella difesa immunitaria della cavità orale, contrastando le infezioni microbiche. [1]
Complicanze
La xerostomia determina una significativa compromissione di queste funzioni fisiologiche, con conseguenti effetti deleteri sulla salute orale. La ridotta lubrificazione e detersione orale possono portare a difficoltà nell'assunzione del cibo e a una malnutrizione. A livello gengivale e parodontale, questa condizione favorisce lo sviluppo di gengiviti e parodontiti. Inoltre, la ridotta azione antimicrobica della saliva aumenta il rischio di carie dentale, alitosi e infezioni fungine come la candidosi. Infine, la xerostomia può accelerare l'erosione dello smalto dentale. [1]
Oltre agli effetti diretti sulla salute orale, la secchezza orale cronica può influenzare negativamente la qualità di vita del paziente, contribuendo all'insorgenza di sintomi ansiosi e depressivi. [1]
La xerostomia, spesso asintomatica o caratterizzata da sintomi lievi e tollerabili (o comunque non impattanti sulla qualità di vita del paziente), rappresenta una condizione che non deve essere sottovalutata. L'assenza di un trattamento adeguato può infatti portare a una serie di complicanze significative per la salute orale e generale del paziente.
Sintomi della bocca secca
La xerostomia, comunemente definita come "secchezza orale", è una condizione caratterizzata da una ridotta o assente produzione di saliva. Sebbene per alcuni individui possa manifestarsi come un semplice fastidio, per altri può avere un impatto negativo sulla salute generale e orale [2].
Manifestazioni cliniche della xerostomia
Tra le principali manifestazioni cliniche di tale condizione ci sono [2]:
- alterazioni del gusto: la saliva svolge un ruolo fondamentale nella percezione del gusto. Una riduzione della salivazione può portare a una compromissione del senso del gusto (i vari gusti, potrebbero essere percepiti diversamente), riducendo la capacità di percepire i sapori;
- difficoltà nella masticazione e deglutizione: la saliva svolge una funzione lubrificante che facilita la masticazione e la deglutizione del cibo. La xerostomia può determinare difficoltà nella frammentazione del cibo e nella sua progressione attraverso il tratto digerente;
- problemi digestivi: la saliva contiene enzimi digestivi, come l'amilasi salivare, che contribuiscono all'iniziale processo di digestione dei carboidrati. Una ridotta produzione di saliva può quindi compromettere la digestione;
- aumento del rischio di carie dentale: la saliva svolge un ruolo chiave nella detersione del cavo orale, rimuovendo residui di cibo e batteri; la xerostomia può favorire la proliferazione batterica e la formazione di placca, aumentando il rischio di carie dentale;
- malnutrizione: la difficoltà nella masticazione e deglutizione associate alla xerostomia possono portare a una riduzione dell'apporto alimentare e a malnutrizione;
- disagio orale: la secchezza orale cronica può causare disagio, bruciore e irritazione del cavo orale, alterando la qualità della vita del paziente;
- disfunzioni del sonno: la xerostomia può interferire con il sonno notturno, causando secchezza della gola e disfagia.
La gestione della xerostomia richiede un approccio personalizzato volto a identificare e trattare la causa sottostante, nonché ad alleviare i sintomi.
Autodiagnosi
Per comprendere, in autonomia, un'eventuale xerostomia - e richiedere un consulto medico successivamente - il paziente può valutare i seguenti fattori:
- presenza di ulcere agli angoli della bocca;
- costante necessità di bere non giustificata da reale sete o aumentata disidratazione;
- percezione di avere la lingua secca e la bocca asciutta;
- risvegli notturni causati da secchezza orale;
- difficoltà di deglutire alimenti secchi (es: biscotti, cracker...);
- alitosi (alito cattivo);
- patologie croniche, incluse, ma non limitate a: artrite reumatoide, diabete, sindrome di Sjögren.
In presenza di due o più dei segnali sopra indicati, le possibilità che il paziente soffra di xerostomia sono molto alte e potrebbero richiedere attenzione medica.
Cause della bocca secca
Una causa comune della bocca secca è riscontrabile nel mal di gola derivante da raffreddori o influenze; tuttavia, la possibile origine della xerostomia è vasta [3].
Farmaci
L'assunzione di alcuni farmaci, sia da banco che su prescrizione medica, può indurre secchezza orale come effetto collaterale, generalmente riportata nel foglietto informativo del farmaco.
Alcuni esempi di farmaci noti per causare secchezza orale includono [3]:
- ansiolitici e antidepressivi;
- anticolinergici (utilizzati allo scopo di trattare incontinenza urinaria, iperattività vescicale e broncopneumopatia cronica ostruttiva);
- antistaminici, decongestionanti e alcuni analgesici;
- alcuni farmaci per l'ipertensione arteriosa;
- farmaci per il trattamento del morbo di Parkinson.
Patologie
Alcune condizioni mediche sono associate a un maggior rischio di sviluppare xerostomia, tra cui [3]:
- Calcoli salivari (scialolitiasi);
- Infiammazione delle ghiandole salivari (sialoadenite);
- Diabete mellito;
- Sindrome di Alzheimer;
- Ictus cerebrale;
- Sindrome di Sjögren.
Altri fattori
Ulteriori fattori che possono portare allo sviluppo di tale condizione sono [3]:
- disidratazione;
- respirazione orale;
- radioterapia, in particolare al capo e al collo, per il trattamento di tumori;
- chemioterapia.
Cause temporanee
La secchezza orale può essere episodica e non rappresentare il sintomo di una patologia in atto. In particolare, si riscontra in caso di:
- sbalzi ormonali;
- fumo e consumo di prodotti a base di tabacco;
- stress;
- disagi mentali quali ansia e depressione;
- ipertensione arteriosa;
- carenza di micro e macronutrienti non sufficientemente introdotti con l'alimentazione, in particolare proteine, vitamina A, zinco, ferro e vitamine del gruppo B [4];
- disidratazione.
Bocca secca e diabete
La xerostomia è un sintomo frequente nel diabete mellito, che può causare una serie di disagi e disturbi a livello del cavo orale, con potenziali ripercussioni sulla salute generale del paziente.
Meccanismi fisiopatologici
Nel diabete, l'iperglicemia determina un'alterazione del funzionamento delle ghiandole salivari, riducendo la produzione di saliva. La saliva svolge un ruolo fondamentale nella detersione del cavo orale, neutralizzando gli acidi prodotti dai batteri e favorendo la re-mineralizzazione dello smalto dentale.
Una ridotta salivazione, come nel caso della xerostomia diabetica, altera questi meccanismi di difesa, favorendo la proliferazione batterica e l'accumulo di placca. [5]
Sintomi e conseguenze
I principali sintomi della xerostomia diabetica includono: [5]
- secchezza persistente del cavo orale;
- aumento della sete;
- difficoltà nella masticazione e deglutizione;
- sensazione di bruciore o fastidio alla lingua;
- alito cattivo (alitosi).
L'assenza di un adeguato flusso salivare può portare a diverse complicanze, tra cui: [5]
- carie dentale: la ridotta azione di detersione e neutralizzazione degli acidi da parte della saliva aumenta il rischio di carie dentali;
- malattia parodontale: la proliferazione batterica non controllata può causare infiammazione e infezione delle gengive e dei tessuti di supporto dei denti, portando alla parodontite e, in casi gravi, alla perdita dei denti;
- micosi orali: la xerostomia favorisce la crescita di funghi, come la Candida albicans, che può causare la candidosi orale, caratterizzata da placche bianche e dolenti sulla mucosa orale;
- disfagia: La secchezza orale può rendere difficile la deglutizione, soprattutto di cibi solidi.
Oltre alle problematiche a livello del cavo orale, la xerostomia diabetica può avere un impatto negativo sulla salute generale del paziente: la difficoltà nella masticazione e deglutizione può portare a malnutrizione, con conseguenti carenze vitaminiche e minerali. Inoltre, la secchezza delle mucose orali può aumentare la suscettibilità a infezioni respiratorie e ad altre infezioni sistemiche.
Trattamento e prevenzione
La gestione della xerostomia diabetica include [5]:
- controllo glicemico: un buon controllo del diabete attraverso farmaci e modifiche dello stile di vita rappresenta la strategia principale per ridurre la secchezza orale;
- stimolazione della salivazione: l'utilizzo di caramelle senza zucchero, gomme da masticare o stimolanti salivari specifici può aiutare ad aumentare la produzione di saliva;
- lubrificazione orale: l'impiego di gel o spray lubrificanti orali può aiutare a mantenere l'idratazione del cavo orale;
- igiene orale scrupolosa: una regolare e accurata pulizia dei denti e delle gengive è fondamentale per prevenire carie e malattie parodontali.
Il legame tra diabete e cura dei denti è molto stretto, quindi è fondamentale tenere entrambi gli elementi sotto controllo.
In particolare, per il diabete è importante:
- effettuare il controllo periodico dei livelli di glicemia nel sangue;
- fare attenzione all’alimentazione adottando una dieta sana e specifica ed evitando cibi zuccherini;
- tenere sotto controllo il peso e cercare di migliorare il proprio stile di vita facendo attività fisica ogni giorno;
- effettuare una visita dal proprio medico di fiducia a cadenza regolare per avere sempre una diagnosi e una terapia accurate e adatte alle proprie esigenze. Visite ed esami andrebbero prenotati almeno un paio di volte l’anno, se non di più, a seconda della gravità del problema.
Mentre per la cura orale:
- prestare più attenzione alla cura orale quotidiana utilizzando strumenti efficaci e specifici;
- effettuare la seduta di igiene dentale presso il proprio dentista ogni 6 mesi;
- chiedere consiglio al proprio igienista o odontoiatra per il trattamento più adatto alle proprie esigenze.
Secchezza delle fauci in stato d'ansia
La xerostomia è un sintomo frequente associato all'ansia. Tuttavia, la comprensione della relazione tra queste due entità può risultare complessa se si analizza il sintomo in modo isolato. Esistono, infatti, molteplici fattori che possono contribuire alla secchezza orale in condizioni di ansia, alcuni dei quali possono coesistere e determinare l'intensità del sintomo. [6]
Tra i principali fattori che possono contribuire alla xerostomia in presenza di ansia ci sono: [6]
- respirazione orale: l'aria tende a seccare la cavità orale e gli individui affetti da ansia sono maggiormente predisposti alla respirazione orale. Questo comportamento è più frequente durante attacchi d'ansia acuti e intensi. L'aria inspirata attraverso la bocca disidratare la bocca e la lingua, causando la sensazione di secchezza orale;
- reflusso gastroesofageo: i soggetti già affetti da reflusso gastroesofageo possono essere maggiormente predisposti alla xerostomia. Durante periodi di forte ansia e stress, infatti, l'organismo presenta una maggiore suscettibilità ai sintomi da reflusso. L'acido gastrico può raggiungere le ghiandole salivari e interferire con la produzione di saliva, determinando una sensazione di secchezza orale. Inoltre, il reflusso può causare una fastidiosa sensazione di collosità e sapore sgradevole in bocca, entrambi considerati sintomi correlati alla xerostomia;
- farmaci ansiolitici: l'ansia in sé non rappresenta la causa principale della xerostomia; i farmaci utilizzati per il suo trattamento, tuttavia, possono indurre secchezza orale come effetto collaterale. Numerosi farmaci ansiolitici, tra cui alprazolam, diazepam e lorazepam, annoverano la secchezza orale tra i loro effetti indesiderati;
- riduzione della salivazione indotta dallo stress: in alcuni casi, la secchezza orale può dipendere dal modo in cui l'organismo redistribuisce i fluidi corporei durante stati di ansia acuta. L'attivazione del sistema "fight-or-flight" (combatti o scappa) determina una mobilizzazione dei fluidi, come la saliva e l'acqua, verso le zone considerate prioritarie per la risposta di emergenza. Questo fenomeno può determinare una diminuzione della salivazione orale e secchezza della bocca;
- disidratazione: la disidratazione può contribuire alla secchezza orale. Individui che non assumono un adeguato apporto di liquidi sono maggiormente predisposti a manifestare sintomi di ansia più severi;
- attenzione selettiva: soggetti con ansia tendono a prestare maggiore attenzione alle sensazioni corporee insolite. Ciò significa che, in presenza di ansia, è più probabile che si noti la sensazione di secchezza orale rispetto a stati di calma;
- difficoltà nella diagnosi eziologica: la sensazione di secchezza orale può essere talvolta troppo soggettiva per stabilirne una causa definitiva. Alcuni individui possono non manifestare secchezza orale in senso stretto, ma la sola consapevolezza delle sensazioni corporee può indurre una percezione distorta. Questa situazione è frequente in soggetti che soffrono di attacchi di panico.
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Bocca secca di notte o al risveglio
La sensazione della bocca asciutta e della gola secca si presenta anche durante la notte perché, spesso, durante il sonno, il paziente respira con la bocca aperta, causando una secchezza delle fauci che può - talvolta - provocare un prematuro risveglio.
La secchezza notturna della bocca è causata dalle stesse problematiche che originano quella diurna, ma potrebbe essere esacerbata dai seguenti fattori:
- aria della stanza troppo secca;
- utilizzo di apparecchi ortodontici o bite;
- raffreddore;
- difficoltà respiratorie dovute a sinusiti o deviazioni del setto nasale.
Svegliarsi con la bocca secca
Anche al mattino, al risveglio, possono insorgere episodi di xerostomia; può capitare, quindi, di avvertire la sensazione di avere la bocca secca e le motivazioni possono essere di vario genere:
- aria troppo secca della stanza (che incide anche sulla bocca secca di notte);
- cattiva digestione;
- assunzione di sostanze alimentari ricche di zuccheri;
- gravidanza e conseguente nausea mattutina.
Quali sono le conseguenze della bocca secca?
La saliva svolge molteplici funzioni fondamentali per la salute orale, tra cui la lubrificazione, la detersione, la neutralizzazione degli acidi prodotti dai batteri e la re-mineralizzazione dello smalto dentale. Una produzione salivare insufficiente può determinare una serie di complicanze a livello del cavo orale e, in alcuni casi, anche a livello sistemico. [2]
Di seguito sono riportate alcune delle principali [2].
- Aumento della placca batterica, carie dentale e malattia parodontale: la saliva svolge un ruolo chiave nella detersione del cavo orale, rimuovendo residui di cibo e batteri. Una ridotta produzione di saliva favorisce la proliferazione batterica e la formazione di placca batterica. L'accumulo di placca non rimossa può indurire e mineralizzarsi, trasformandosi in tartaro, che a sua volta può irritare le gengive e contribuire all'insorgenza di gengiviti. Se non trattate adeguatamente, le gengiviti possono evolvere in parodontite, una grave infezione che colpisce i tessuti di supporto del dente, causando allentamento, mobilità e, nei casi più gravi, perdita dentale. Inoltre, la ridotta azione antimicrobica della saliva aumenta il rischio di carie dentale, ovvero la disgregazione dello smalto e della dentina causata dall'attività dei batteri.
- Stomatiti: la secchezza orale può alterare l'equilibrio della flora batterica orale e favorire la proliferazione di funghi opportunistici, come la Candida albicans. La candidosi orale, comunemente chiamata "mughetto", si manifesta con la comparsa di placche biancastre e dolenti sulla mucosa orale, causando fastidio e disagio.
- Cheilite angolare: la secchezza cronica delle labbra e degli angoli della bocca può determinare la formazione di ragadi o screpolature, note come cheilite angolare. Questa condizione può essere dolorosa e favorire l'ingresso di batteri e funghi, aggravandone la sintomatologia.
- Difficoltà nella masticazione e deglutizione: la saliva svolge una funzione lubrificante che facilita la masticazione e la deglutizione del cibo. La xerostomia può determinare difficoltà nella frammentazione del cibo e nella sua progressione attraverso il tratto digerente, potenzialmente portando a problemi di alimentazione e malnutrizione.
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Perché la saliva è così importante?
La saliva è un liquido limpido prodotto da diverse ghiandole situate nell'area orale. Ricopre un ruolo fondamentale per la salute dell'organismo e la sua componente principale è l'acqua. Tuttavia, la saliva contiene anche sostanze importanti per la digestione del cibo e il mantenimento della salute dentale. [7]
Tra le funzioni principali della saliva rientrano: [7]
- il mantenimento dell'idratazione e del comfort orale: la saliva contribuisce a lubrificare la cavità orale, favorendo la masticazione, la deglutizione e la sensazione di comfort;
- il favorimento della digestione: la saliva contiene enzimi digestivi, come l'amilasi salivare, che iniziano la scomposizione dei carboidrati in zuccheri semplici, facilitandone la digestione successiva nell'intestino tenue;
- l'azione antimicrobica e prevenzione dell'alitosi: la saliva svolge un ruolo importante nella difesa immunitaria orale. Contiene enzimi e immunoglobuline (anticorpi) che contrastano la proliferazione batterica e aiutano a prevenire la formazione di placca batterica e l'insorgenza di alito cattivo (alitosi);
- la protezione dello smalto dentale: la saliva è ricca di minerali, tra cui calcio e fosfato, che partecipano al processo di re-mineralizzazione dello smalto dentale, contrastando la formazione di carie. Inoltre, la saliva ha un pH leggermente acido, contribuendo a neutralizzare gli acidi prodotti dai batteri del cavo orale che possono corrodere lo smalto;
- la funzione lubrificante per le protesi dentarie: la saliva aiuta a mantenere le protesi dentarie in posizione, migliorando la stabilità e il comfort durante la masticazione e la fonazione.
La produzione di saliva aumenta in risposta alla masticazione. La consistenza del cibo e la stimolazione meccanica dei recettori gustativi del cavo orale influenzano la quantità di saliva prodotta. Anche la suzione di caramelle dure o pastiglie può stimolare la secrezione salivare. [7]
Rimedi e prevenzione per la bocca secca
La secchezza orale è un disturbo comune che può compromettere la salute del cavo orale. Sebbene non esista una cura definitiva, diversi accorgimenti possono aiutare ad alleviarla.
- Idratazione: bere acqua costantemente è fondamentale per contrastare la disidratazione, spesso coinvolta nella secchezza orale.
- Sostituzione farmacologica: alcuni farmaci, tra cui antistaminici, antipertensivi e ormoni, possono causare secchezza orale. È consigliabile consultare il medico per valutare possibili alternative terapeutiche.
- Modifiche dello stile di vita: evitare caffeina, alcol, fumo e zuccheri in eccesso può contribuire a mantenere un buon livello di idratazione e ridurre la secchezza orale;
- Stimolazione salivare: caramelle e gomme senza zucchero possono stimolare la produzione di saliva e offrire un sollievo temporaneo.
- Igiene orale: una corretta igiene orale, con spazzolamento e uso del filo interdentale regolari, è importante per la salute del cavo orale e può, seppur indirettamente, alleviare la secchezza orale.
- Uso di prodotti specifici: collutorio senza alcool e a base di xilitolo può favorire la produzione di saliva e migliorare l'idratazione orale.
- Respirazione nasale: evitare la respirazione orale, che può peggiorare la secchezza orale, e respirare principalmente attraverso il naso.
- Umidificatori: utilizzare un umidificatore di notte può aumentare l'umidità dell'ambiente e ridurre il disagio associato alla secchezza orale.
- Rimedi erboristici: alcune erbe, come aloe vera, zenzero, altea, o principi come la pilocarpina, possono contribuire a stimolare la produzione di saliva.
È importante sottolineare che questi rimedi alleviano i sintomi della secchezza orale ma non ne curano la causa sottostante. La raccomandazione, quindi, è sempre quella di consultare il proprio medico curante per identificare la causa e impostare un trattamento adeguato alle specifiche esigenze.
In sintesi
La xerostomia, o "bocca secca", è una condizione che insorge quando le ghiandole salivari non producono abbastanza saliva. Può essere causata da una varietà di fattori, tra cui farmaci, sialoadeniti, radioterapia alla testa e al collo, il diabete, la sindrome di Sjögren, la disidratazione, il fumo, l'ansia e lo stress.
Il trattamento della xerostomia dipende dalla causa sottostante. Se la causa è un farmaco, il medico può ridurre la dose o prescrivere un farmaco diverso.
La prevenzione, o la gestione, della xerostomia è possibile implementando una serie di corrette abitudini, quali bere molta acqua, evitare fumo e alcool, masticare gomme da masticare o caramelle senza zucchero per stimolare la produzione di saliva, usare un umidificatore per aggiungere umidità all'aria e praticare una buona igiene orale.
È importante rivolgersi a un medico se si soffre di xerostomia persistente, in quanto questa può essere un segno di una condizione sottostante più seria. Inoltre, la xerostomia può avere un impatto significativo sulla qualità della vita. Se ne risente, è importante parlarne con medici specialisti per trovare le migliori soluzioni.
Fonti e bibliografia
- Xerostomia [Stat Pearls], https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK545287/
- Dry Mouth [Mayo Clinic], https://www.mayoclinic.org/diseases-conditions/dry-mouth/symptoms-causes/syc-20356048
- Dry mouth [Cleveland Clinic], https://my.clevelandclinic.org/health/diseases/10902-dry-mouth-xerostomia#symptoms-and-causes
- What vitamin deficiencies causes dry mouth? [Livestrong], https://www.livestrong.com/article/431693-dry-mouth-and-vitamin-deficiency/
- Diabetes and dry mouth [Cleveland clinic], https://my.clevelandclinic.org/health/symptoms/22495-diabetes-and-dry-mouth
- How Anxiety Causes Dry Mouth and What to Do [Calm Clinic], https://www.calmclinic.com/anxiety/symptoms/dry-mouth
- What is saliva? [WebMD], https://www.webmd.com/oral-health/what-is-saliva
- Dry mouth [NIH], https://www.nidcr.nih.gov/health-info/dry-mouth