Quanti sono i denti del giudizio?
I denti del giudizio si trovano su ciascun lato della bocca, in alto e in basso, proprio alla fine delle arcate dentarie superiori e inferiori. Sono i denti che, generalmente, spuntano in età adulta, ma non è detto che ciò si verifichi. Quando succede, però, è possibile che la fuoriuscita dei denti del giudizio provochi dolori e infiammazioni del tessuto gengivale.
Non è assolutamente raro che l'eruzione di un dente del giudizio provochi fastidio e gonfiore, in concomitanza a infiammazioni gengivali. In una condizione normale, questi problemi possono essere risolti con un approccio farmacologico, limitandosi alla cura dei sintomi. In altri casi, invece, sorge la necessità di rimuovere i denti del giudizio attraverso un intervento di estrazione da parte del proprio odontoiatra.
Continua la lettura del nostro articolo per scoprire tutto sui denti del giudizio e sapere cosa fare quando crescono.
Quanti sono i denti del giudizio
I denti del giudizio sono 4, uno per ciascun lato dell’arcata dentale, superiore e inferiore; più precisamente, si tratta dei terzi molari, chiamati anche ottavi.
Sono denti conosciuti soprattutto perché, spesso, quando in età adulta riescono a erompere attraverso le gengive, causano fastidi, ma anche dolori, febbre, emicranie e infezioni.
Inoltre, sono i denti che non hanno una reale utilità, quindi, in caso di carie e in presenza di altre patologie al cavo orale, lo specialista potrebbe ricorrere alla soluzione drastica e necessaria dell’estrazione del molare.
Consultare il medico quando crescono questi molari è il modo migliore per prendersi cura della propria bocca e mantenerla in salute; dopo la visita, infatti, lo specialista in ortodonzia saprà riconoscere la cura e il trattamento corretti e più adatti alla situazione.
Curiosità sui denti del giudizio
Dopo aver spiegato di quanti denti del giudizio è dotata la nostra bocca, è il momento di parlare di qualche piccola curiosità su questi molari.
Iniziamo con lo spiegare qual è la numerazione dei denti. Innanzitutto la dentatura della bocca è divisa in due parti in base alle arcate, mascellare superiore e mandibolare inferiore. Le due arcate, poi, sono a loro volta suddivise in due metà composte da otto denti ciascuna.
Ecco, quindi, che i molari sono chiamati anche ottavi perché sono gli ultimi di ciascun quadrante delle arcate. Inoltre, la numerazione inizia dagli incisivi di ogni singolo quadrante e a questi sono associati i numeri 18-28-38-48 32.
Lo sapevi che i denti del giudizio, sia da un punto di vista pratico che estetico, non hanno alcuna funzione indispensabile?
Proviamo a fare chiarezza e a spiegare a cosa servono e quando crescono i denti del giudizio: la loro presenza nel cavo orale è dovuta all’evoluzione dell’uomo; se nella preistoria i nostri antenati necessitavano delle strutture mandibolari forti corredate da una dentatura altrettanto forte per mangiare e masticare carni e cibi duri, oggi non abbiamo più bisogno di tutto ciò.
La nostra dieta, infatti, è incentrata su alimenti morbidi ed elaborati, e l’evoluzione ci ha dotati di mascelle più piccole rispetto a quelle degli uomini preistorici.
Un’altra curiosità: la presenza dei denti del giudizio sembra anche essere correlata all’area geografica di appartenenza o all’etnia, sempre per via dell’evoluzione. È più probabile che le popolazioni del Nord Europa non abbiano i terzi molari, a differenza delle popolazioni africane che invece li sviluppano in modo corretto.
Le persone che appartengono alla razza caucasica, invece, sviluppano una conformazione del cranio che non concede molto spazio alla dentatura per via del cavo orale più stretto.
Per quanto riguarda la crescita, i denti del giudizio spuntano, generalmente, nell’età compresa tra i 17 e i 25 anni. Ecco spiegato il perché del loro nome: sono chiamati “del giudizio” proprio perché fanno la loro comparsa nel periodo della vita in cui inizia l’età adulta.
La crescita di tutt’e quattro i denti del giudizio, infatti, segna la fine della dentizione che si è avviata negli anni precedenti, in età infantile, con la perdita dei denti da latte e lo sviluppo della dentatura permanente.
Inoltre, non sempre i denti del giudizio riescono a crescere come dovrebbero: quindi, è possibile quindi che i terzi molari facciano accavallare altri denti dell'arcata?
Purtroppo sì. Nel momento in cui i denti del giudizio crescono e non trovano spazio nell’arcata dentaria inferiore nella sua formazione già permanente, può succedere che per mancanza di spazio costringano gli altri denti a muoversi in avanti, causando in particolare l’accavallamento degli incisivi centrali inferiori.
Problemi simili, ma meno frequenti, possono verificarsi anche per la mascella, oltre che per la mandibola. Molti dentisti decidono di ricorrere alle estrazioni per ristrutturare la corretta conformazione del sorriso, migliorando la sua estetica e prevenendo anomalie. Rimuovere un dente del giudizio, comunque, è un intervento chirurgico piccolo e veloce, che però richiede sempre un appuntamento da un medico specialista.
Il vostro dentista, infatti, saprà fornirvi tutti i consigli necessari. Decidere di estrarre un dente dipende dalle esigenze e dalle caratteristiche specifiche dei pazienti. Vediamo però quali sono i casi in cui le cure ordinarie non sono sufficienti, e si rende necessaria un'estrazione.
Denti del giudizio: bisogna sempre ricorrere all’estrazione?
In merito all’estrazione del dente del giudizio, lo specialista in chirurgia orale e impianti dentali si trova davanti a due opzioni: potrebbe decidere di evitare l’intervento di estrazione in anestesia locale quando il molare è in buona salute e, allo stesso tempo, non causa problemi al resto della dentatura, oppure rimuoverlo in ogni caso, anche in presenza di fastidi lievi, in quanto l’estrazione del dente non comporta una perdita per il resto della bocca – eccetto nel caso in cui il molare serva da appoggio a una protesi fissa.
Nei giorni successivi all’estrazione del dente, al paziente viene richiesto di seguire un’alimentazione che possa ridurre il rischio di infezioni alla ferita dei denti estratti e che eviti di compromettere gli eventuali punti di sutura. La dieta corretta suggerita dallo specialista riguarderà soprattutto i cibi morbidi e liquidi; in particolare, si consiglia di assumere solo bevande e alimenti tiepidi o freddi (evitando, quindi, quelli caldi), perché il calore compromette la cicatrizzazione e, al contatto, provoca dolore.
Ci sono diversi problemi che possono portare a optare per un'estrazione. Un esempio è la formazione di ascessi: infezioni di origine batterica interne alla struttura gengivale. In questi casi, è importante prestare attenzione all'evoluzione del disturbo, dato che l'infezione potrebbe estendersi in altre parti del corpo, andando a creare complicanze.
Sintomi tipici della presenza di ascessi sono febbre, dolore gengivale, ma anche mal di testa, sanguinamento e presenza di pus all'interno della bocca. A questi si aggiunge molto spesso la sensibilità dentale.
In presenza di un'infezione gengivale nei pressi dei denti del giudizio, è importante eseguire subito un controllo dal proprio specialista di fiducia, che deciderà se estrarli o se iniziare una terapia farmacologica. Oltre a curare l'infezione, potrebbero essere prescritti anche antidolorifici e antinfiammatori per accompagnare la guarigione.
I casi in cui, con sicurezza, il dente del giudizio richiede l’estrazione sono la carie e la rottura: il dentista si accerterà della presenza della carie e dello stato del dente, ricorrendo anche a una radiografia dell’arcata dentale, e solo successivamente deciderà come affrontare l’intervento.
L’estrazione del dente del giudizio, infatti, può presentare diverse complicazioni dovute alla forma e alla lunghezza delle radici del dente, e se il dente si trova in prossimità del nervo trigemino. . Altri fattori di rischio riguardano la vicinanza del dente del giudizio con il nervo alveolare: la conseguenza di un'estrazione complessa potrebbe essere il danneggiamento di uno dei nervi adiacenti.
Inoltre, quando i denti del giudizio compaiono, possono crescere in direzione diagonale in rapporto agli altri denti, soprattutto quando la bocca è piccola o stretta per conformazione: in questo caso, potrebbe essere necessario estrarre il dente evitando il rischio di causare un buco alla guancia, ferite e infezioni batteriche dovute all’errata posizione del molare.
Per quanto riguarda i denti del giudizio dell’arcata dentaria mandibolare, invece, presentano un’altra problematica che non può essere trascurata, alla quale si contravviene con l’estrazione: è il caso in cui i molari costringono gli altri denti a spostarsi in avanti causando accavallamenti.
Denti del giudizio: rimedi contro il dolore quando crescono
Potrebbe succedere che l’emersione attraverso la gengiva causi dolore al dente del giudizio, ecco allora quali sono i rimedi che l’odontoiatria mette a disposizione contro il fastidio o i dolori insopportabili che gli impacchi di ghiaccio non riescono a placare.
I disturbi dovuti a un molare che si fa strada per spuntare possono essere molteplici e possono essere lievi, ma anche gravi.
I sintomi dell’emersione di un dente del giudizio possono essere trascurabili quando si verificano dei gonfiori leggeri nella zona del dente e qualche difficoltà nella masticazione, ma bisogna rivolgersi al dentista in tutti gli altri casi, che potrebbero portare a patologie da non sottovalutare.
La prossimità dei denti del giudizio al nervo trigemino può dare il via a nevralgia, a un’emicrania persistente, che non si affievolisce neanche con la somministrazione di farmaci antinfiammatori.
Quando e se è presente un’infezione nell’area del molare, nel caso divenga più persistente o sia trascurata, questa può portare anche ad avere la febbre: il nostro consiglio è quello di rivolgersi quanto prima al medico, che potrebbe intervenire con una terapia farmacologica a base di antibiotici.
Altri problemi che possono essere causati dall’emersione del dente del giudizio vanno dalla sinusite all’otite, dal dolore alla schiena alla cervicale, dalla presenza di linfonodi ingrossati al mal di gola.
La prevenzione di queste problematiche può essere fatta anche prima di raggiungere l’età dello sviluppo completo: con una semplice visita dal dentista, il medico può riconoscere la conformazione della bocca già quando si è bambini, e consigliare il paziente le precauzioni da prendere; mentre, durante la fase dell’adolescenza, è possibile estrarre i denti del giudizio prima che le loro radici si formino.
Oltre al rimedio estremo della rimozione del molare, la pulizia della bocca, eseguita correttamente ogni giorno, è sempre un’alleata della salute del cavo orale: l’uso dello spazzolino e del dentifricio per la prevenzione quotidiana permette, infatti, di scongiurare i rischi di un’infezione, soprattutto se si associano il collutorio, il filo interdentale e lo scovolino per eliminare i residui di cibo, il puliscilingua, per debellare gli accumuli di batteri che si depositano anche sulla lingua.