mag 24, 2024 - minuto di letturaminuti di lettura

Alito cattivo nei bambini: quali sono le cause e i rimedi

L'alito cattivo nei bambini può essere un segnale che lo stato di salute orale del bimbo non sia ottimale. Anche se questo problema non ha ripercussioni sulla loro vita sociale, come accade invece per gli adulti, è importante scoprirne le cause e porvi rimedio, perché potrebbe essere la spia di un problema di salute più o meno grave. Scopri cosa causa questo problema e quali sono i consigli più utili per rimediare.

Argomento

Sintomi dell'alito cattivo nei bambini

Il sintomo caratteristico dell'alito cattivo nei bambini, così come negli adulti, è l'emissione di cattivo odore dalla bocca, che si può avvertire quando si apre la bocca, per esempio nel momento in cui parla o si respira: questo problema è definito alitosi.

Se tale condizione è correlata ad altri fattori e patologie dell’età pediatrica, possono presentarsi alcuni sintomi correlati: febbre, infezione alle tonsille, mal di gola, respirazione che richiede particolari sforzi, e così via. Si tratta di disturbi tipici dell’età infantile, che colpiscono soprattutto in quei periodi in cui il sistema immunitario è più debole e non è in grado di proteggere adeguatamente il corpo, e che richiedono un’attenzione particolare e delle cure dedicate.

Se l'alitosi è leggera e si presenta la mattina appena il bimbo si sveglia, potrebbe semplicemente essere causata dal fatto che non si è ancora lavato i denti. Se, invece, l'odore sgradevole che emana dalla bocca è forte e persistente e non se ne va nemmeno dopo aver lavato i denti, potrebbe essere il sintomo di un problema di salute.

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Cause dell'alito cattivo nei bambini

Le cause dell'alito cattivo nei bambini possono essere diverse, alcune più facilmente risolvibili di altre. Tra le principali ci sono:

  • scarsa cura del cavo orale: questo fattore rappresenta la causa principale e può derivare da un modo scorretto di lavarsi i denti, oppure dal fatto che questi non siano lavati con adeguata frequenza. I residui di cibo che restano incastrati tra i denti e la placca che li ricopre possono, infatti, causare cattivo odore, in quanto facilitano la proliferazione di una gran quantità di corpi estranei quali i batteri, responsabili dell’alitosi;
  • alitosi cronica: specialmente al mattino, è normale che il piccolo abbia l'alito maleodorante, in quanto il problema potrebbe essere causato dalla diminuzione della salivazione durante la notte, che porta a una secchezza delle fauci che non permette alla bocca di ripulirsi adeguatamente dai batteri;
  • alimentazione sregolata: una dieta ricca di bevande e cibi con molti zuccheri e di alimenti grassi, che rendono difficile la digestione e possono provocare l'insorgenza di reflusso gastroesofageo, ma anche problemi intestinali e di tipo simile;
  • acetone: un'alimentazione sregolata, dei disturbi alimentari, il digiuno prolungato o uno stato febbrile possono causare tale condizione, un disturbo che si riconosce proprio dalla presenza di alitosi, talvolta accompagnata da vomito;
  • dentizione: anche quando arrivano i primi dentini potrebbe accadere che il bambino soffra di alitosi, ma si tratta di un fenomeno fisiologico e transitorio, che sparisce da solo;
  • chetosi metabolica;
  • carie e infezioni del cavo orale: in questi casi è bene intervenire al più presto per risolvere il problema;
  • disidratazione: è comune che l'alitosi nei bambini si verifichi, per esempio, durante l'attività fisica;
  • tonsillite e altre malattie respiratorie: anche le patologie che interessano le vie respiratorie, come la tonsillite batterica, la sinusite, il raffreddore e la tosse possono provocare l'alito cattivo nei bambini, soprattutto a causa dell'eccessiva produzione di muco che si accumula nelle vie nasali e in gola e causa la proliferazione dei batteri, assieme a sintomi ed effetti secondari come il respiro affannoso;
  • diabete: nei casi più gravi, l'alito cattivo nei bambini può essere causato da tale condizione, che provoca l'aumento degli zuccheri presenti nella saliva.

Se il problema che causa l'alitosi nel bambino non è immediatamente riconoscibile, è bene rivolgersi al pediatra e al proprio dentista di fiducia per prenotare una visita e ottenere una diagnosi corretta, la terapia adatta alla condizione riscontrata e tutte le indicazioni per il trattamento dentale più indicato.

Altra cosa, invece, è l'alito cattivo causato dalla presenza di carie o infezioni del cavo orale. In questi casi è bene intervenire al più presto per risolvere il problema.

L'alitosi nei bambini può presentarsi anche quando i bimbi fanno attività fisica, a causa della disidratazione.

Anche le patologie che interessano le vie respiratorie, come la tonsillite batterica, la sinusite, il raffreddore e la tosse possono provocare l'alito cattivo nei bambini, soprattutto a causa dell'eccessiva produzione di muco che si accumula nelle vie nasali e in gola e causa la proliferazione dei batteri, assieme a sintomi ed effetti secondari come il respiro affannoso.

Nei casi più gravi, l'alito cattivo nei bambini può essere causato anche dal diabete che provoca l'aumento degli zuccheri presenti nella saliva.

Se il problema che causa l'alitosi nel bambino non è immediatamente riconoscibile, è bene rivolgersi al pediatra e al proprio dentista di fiducia per prenotare una visita e ottenere una diagnosi corretta, la terapia adatta alla condizione riscontrata e tutte le indicazioni per il trattamento dentale più indicato.

Rimedi per l'alito cattivo nei bambini

Per contrastare l'alito cattivo nei bambini vi sono alcuni fattori a cui prestare attenzione:

  • lavare con cura i denti;
  • modificare la dieta;
  • neutralizzare l'acetone;
  • prendersi cura della bocca e del cavo orale;
  • bere molta acqua.

Nel caso in cui un bambino soffra di alito cattivo, la prima cosa da fare è accertarsi che si prenda adeguatamente cura della propria igiene orale. Se è troppo piccolo per farlo da solo, è bene che i genitori si preoccupino del benessere della bocca del neonato, pulendo le gengive e i primi dentini con una garzina per poi passare, appena possibile, anche alla pulizia della lingua e all'uso di uno spazzolino da denti adatto all'età, da accompagnare con un dentifricio al fluoro. Quando il bimbo sarà in grado di lavarsi i dentini da solo, sarà bene che impari a farlo nella maniera corretta.

Se l'alitosi del bambino, invece, è causata da un'alimentazione inadeguata ed eccessivamente pesante, , per contrastare il problema sarà necessario intervenire sulle sue abitudini alimentari, introducendo nella sua dieta una maggiore quantità di alimenti sani, con particolare attenzione a frutta e verdura. Limitare il consumo eccessivo di alcuni alimenti potrebbe essere sufficiente per gli effetti prolungati dell’alitosi.

Quando l'alitosi è causata dall'acetone, per neutralizzarlo è necessario riequilibrare i livelli di zucchero nel sangue, quindi è fondamentale curare l'idratazione del bambino e fargli assumere un corretto quantitativo di zuccheri, magari attraverso i succhi di frutta.

Se si sospetta, invece, che l'alitosi sia causata da una carie o da un'infezione del cavo orale, è bene opportuno rivolgersi a un medico dentista, che sarà in grado di individuare una soluzione più efficace allo specifico problema.

Inoltre, bere molta acqua aiuta non solo a combattere la disidratazione, ma anche a tenere lontano il fastidioso problema dell'alitosi, quindi è fondamentale invogliare il bambino a bere tanta acqua durante la giornata, soprattutto nel caso in cui pratichi molta attività fisica.

Il contrasto all’alitosi si fa a partire dall’igiene orale, attraverso il dentifricio giusto. Il dentifricio GUM JUNIOR 6+, studiato appositamente per i bambini da 6 anni in su, contribuisce a contrastare i batteri che causano il cattivo odore.


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Prevenzione dell'alito cattivo nei bambini

Prevenire l'alitosi nei bambini è possibile? Non sempre, ma nella maggior parte dei casi prevenirla è davvero molto semplice.

Innanzitutto, bisogna insegnare ai bambini, già durante i primi anni di crescita, a essere responsabili e prendersi cura dei denti e della bocca in generale, mostrando loro sia il modo corretto di lavarsi i denti con un dentifricio al fluoro sia come usare il filo interdentale. Un buon consiglio è quello di ricorrere a prodotti per denti sensibili e, soprattutto, mirati per i bambini.

Dai 6 anni in poi, sarebbe bene abituarli a usare anche un collutorio per bambini, formulato specificatamente per i più piccoli. Per una pulizia efficace e divertente fin dall’infanzia, consigliamo GUM JUNIOR 6+, il collutorio studiato per i bambini da 6 anni in su che si prende cura dell’igiene orale dei più piccoli con delicatezza.

Inoltre, abituare il bambino a seguire una dieta corretta, limitando l'assunzione di zuccheri e grassi, può essere utile per prevenire l'alitosi, così come insegnargli a mantenersi sempre idratato, bevendo la giusta quantità di acqua durante il giorno.

Alito cattivo nei bambini con diabete

Nel caso di pazienti con diabete, la presenza della placca, la formazione di tartaro, le carie, le infezioni delle gengive, le parodontiti e le infiammazioni del cavo orale che possono interessare i tessuti molli e la lingua, sono più frequenti e mettono a rischio la salute della bocca. Ma in che modo il diabete influisce sul benessere del cavo orale?

Tutto dipende dalla saliva che, nella bocca, ha un ruolo determinante perché aiuta a mantenere sana la struttura del cavo orale garantendo il giusto equilibrio del ph che grazie ad essa resta costante e neutro. In questo modo, le sostanze acide contenute nel cibo non possono agire sullo smalto dei denti con un’azione corrosiva; inoltre, durante il processo della digestione, la saliva aiuta ad eliminare gli zuccheri diluendoli ed effettua un’azione microbica che aiuta a controllare le infezioni della bocca. Questo è quello che succede, normalmente, quando la persona non è affetta da una malattia cronica; nel caso di pazienti affetti da diabete, però, il discorso cambia.

Nei diabetici, infatti, siano essi bambini o adulti, la saliva è più dolce, presenta cioè una quantità di glucosio superiore alla norma che è, ovviamente, in stretta relazione con la concentrazione di zucchero nel sangue. Questo fattore favorisce la proliferazione batterica nella bocca.  Inoltre, è possibile che il diabete riduca la produzione di saliva aumentando così il rischio della formazione di tartaro, carie e altre infezioni che provocano dolore, soprattutto se non si beve molta acqua e se non si controlla in maniera efficace il glucosio nel sangue. Allo stesso modo, anche i farmaci per la glicemia contribuiscono alla gola che si secca, alla disidratazione, all'alitosi, al bruciore della bocca e della gola e rendono la saliva particolarmente spessa e viscosa, favorendo l'insorgenza di piaghe e afte. Inoltre, lo stress provocato dall’abbassamento delle difese immunitarie è strettamente collegato con le infezioni del cavo orale, soprattutto nel caso dei bambini affetti da diabete.

Quindi, la stretta relazione che c’è tra l’alito cattivo e i bambini affetti da diabete parte dal fatto che nel loro caso la saliva non espleta in maniera efficace le sue funzioni e contribuisce al proliferare dei batteri nella bocca. Questi provocano i problemi sopra elencati che presentano, tra i diversi sintomi, anche una forte alitosi.

Consigli utili per trattare l'alito cattivo nei bambini con diabete

Per risolvere il disturbo e migliorare le condizioni generali dell'organismo del bambino, è fondamentale seguire i consigli del medico, controllando sempre il livello di glucosio nel sangue e facendo seguire ai bambini un’alimentazione adeguata, insegnando a masticare con cura e a provvedere anche alla corretta cura di denti e gengive.

Il bambino diabetico, più degli altri, dovrà essere in grado di fare prevenzione e di provvedere al corretto spazzolamento dei denti e dovrà utilizzare un dentifricio adatto: l'operazione di pulizia deve durare circa 2 minuti e deve essere necessariamente eseguita dopo ogni pasto. Inoltre, sin dalla tenera età, i bambini dovranno abituarsi a usare anche gli altri strumenti per prendersi cura della loro igiene orale: il filo interdentale e lo scovolino, che aiutano a rimuovere ancora più placca insieme al trattamento con un collutorio, una soluzione medicata che agevola le condizioni per vincere la lotta alla carica batterica.

Va da sé che la visita dal dentista nel caso di bambini diabetici debba essere messa in calendario con una frequenza costante per evitare che le difese immunitarie basse, e tutti gli altri fattori sopra elencati, aggrediscano il cavo orale provocando problemi più seri.

I bambini con diabete e problema di alito cattivo, inoltre, dovranno anche abituarsi a bere molto per aumentare la produzione di saliva ed evitare la secchezza delle fauci che contribuisce al problema.

È fondamentale anche prestare attenzione all’igiene degli strumenti usati per la cura orale: questi, infatti, dovranno essere sempre perfettamente puliti (potete utilizzare il bicarbonato di sodio per sciacquarli) e asciugati. al fine di non favorire la proliferazione batterica.

Chetoacidosi

La chetoacidosi è una complicanza del diabete mellito che si manifesta quando il glucosio non riesce a penetrare nelle cellule e queste cominciano a ricorrere agli acidi grassi che senza una quantità di glucosio intracellulare si sintetizzi in sostanze chiamate chetoni. A causa della carenza di zucchero, si verifica una secrezione di ormoni controinsulari responsabili di stimolare la sintesi di glucosio. Lo zucchero, quindi, viene messo in circolo ma, non potendo entrare nelle cellule a causa dell’assenza di insulina, provoca l’aggravarsi della condizione iperglicemica.

Le complicanze delle chetoacidosi comportano sintomi importanti come vomito, disidratazione, sete intensa, aritmie, respiro ansimante e sonnolenza. Inoltre, chi soffre di chetoacidosi ha un alito con uno sgradevole odore che viene causato dall'eliminazione dell’acetone.

Non vi sono rimedi per risolvere il problema della chetoacidosi se non un trattamento farmacologico mirato: infatti, l'unico modo di intervenire sulla chetoacidosi dei pazienti diabetici è provvedere a un trattamento farmacologico che è generalmente somministrato in ospedale. Una volta ricoverato, il paziente viene sottoposto a una somministrazione per via intravenosa di fluidi al fine di risolvere il forte problema della disidratazione, uno dei sintomi i principali della patologia; si provvede, invece, ad arrestare la sintesi dei corpi chetonici attraverso la somministrazione di insulina.

Durante la terapia può succedere che si manifesti un debole appetito e si può essere indotti a pensare che a causa della scarsa assunzione di alimenti si debba ricorrere a una diminuzione della dose di insulina. In realtà, è vero il contrario, vale a dire che correggere la chetoacidosi diabetica sarà necessario procedere a controlli glicemici mirati e frequenti.

 


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Un aiuto veloce

Sì, può capitare che questa infezione influenzi l'alito dei bambini.

Sì, l'alito cattivo è un sintomo caratteristico dell'acetone.

Sì, la dentizione può essere una causa dell'alito cattivo, ma il problema si risolve spontaneamente.

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