giu 28, 2024 - minuto di letturaminuti di lettura

Mascella e mandibola: quali sono le differenze?

La mascella e la mandibola sono strutture fondamentali del sistema scheletrico del viso, ciascuna con specifiche funzioni e caratteristiche distintive. Sebbene spesso si tenda a confonderle, queste due parti del corpo svolgono ruoli importanti non solo nella masticazione e nel parlare, ma anche nella definizione dell'estetica del volto. In questo articolo, esploreremo le differenze e le singolarità di ciascuna, mettendo in luce come queste interagiscono all'interno della complessa meccanica craniofacciale.

Argomento

Due componenti diverse del cranio

Nel linguaggio colloquiale, i termini "mascella" e "mandibola" spesso vengono usati come se fossero intercambiabili; in realtà, indicano due strutture ben distinte del cranio. Questo articolo mira a chiarire in modo semplice e preciso la differenza tra mascella e mandibola, due parti fondamentali del sistema scheletrico facciale umano, essenziali per le funzioni quotidiane come parlare, masticare ed esprimere emozioni.

La "mascella" (osso mascellare o, in medicina, maxilla) è composta dalle ossa superiori del viso e include i due ossi mascellari che si uniscono al centro sopra i denti superiori, formando la base del naso e parte delle cavità oculari. Queste ossa sono fisse, pertanto non presentano mobilità.

La "mandibola" (osso mandibolare) è l'osso che forma la parte inferiore della bocca e si distingue per essere l'unico osso del cranio ad essere mobile, consentendo l'apertura, il controllo e la chiusura della bocca.

Attraverso quest'articolo, saranno fornite le funzioni specifiche, le caratteristiche anatomiche e le interazioni di mascella e mandibola, offrendo una visione d'insieme chiara su questi due elementi.

Anatomia, funzioni e possibili problematiche della mascella

L'osso mascellare, o mascella superiore, ospita l'arcata dentaria superiore (incisivi, canini, molari) è una parte fondamentale del cranio, con funzioni essenziali nella struttura del viso e nella vita quotidiana. Il suo sviluppo, nell'essere umano, inizia durante la sesta settimana di gestazione e, dopo la nascita, cessa la sua crescita con il completamento della dentizione definitiva.

Struttura Anatomica

L'osso mascellare, o maxilla, è un elemento portante nella struttura del cranio, nella cavità orale ospita l'arcata dentaria superiore, e si compone di diverse facce che svolgono funzioni specifiche [1].

  1. Faccia Anteriore (o Laterale): questa parte dell'osso mascellare è visibile esternamente sul viso. Contribuisce alla formazione della parte inferiore della cavità orbitale e della parete laterale della cavità nasale ed è caratterizzata dalla presenza di aperture come i forami infraorbitali, attraverso cui passano i nervi e i vasi infraorbitali.
  2. Faccia Mediana (o Nasale): la faccia mediana forma parte della parete laterale delle cavità nasali. È fondamentale per la struttura e la funzionalità delle vie respiratorie superiori. Questa regione include il processo frontale dell'osso mascellare, che si estende verso l'alto per connettersi con l'osso frontale, contribuendo così alla formazione del margine laterale dell'orbita.
  3. Faccia Superiore (o Orbitaria): la faccia superiore forma gran parte del pavimento dell'orbita. Questa parte è essenziale per sostenere l'occhio e le sue strutture associate. La discontinuità nel pavimento orbitario, dovuta alla presenza del seno mascellare, può essere una zona vulnerabile a fratture in caso di traumi facciali.
  4. Faccia Infratemporale: situata al di sotto del processo zigomatico, la faccia infratemporale copre aree meno visibili ma essenziali per l'innesto di muscoli e per il passaggio di nervi e vasi sanguigni. Questa area contribuisce anche alla formazione della fossa infratemporale, una regione chiave per la masticazione.

Ogni componente della mascella svolge un ruolo vitale nella protezione, nel supporto e nelle funzionalità delle strutture del viso, evidenziando l'importanza di questo osso nella biomeccanica facciale e nella salute orale.

Funzione

Le funzioni dell'osso mascellare sono molteplici e vitali per gli esseri umani:

  1. supporto strutturale: fornisce un supporto strutturale per il viso e forma la base per l'attaccamento dei denti superiori;
  2. formazione delle cavità: partecipa alla formazione delle cavità nasali e orbitali, essenziali per la respirazione e la vista;
  3. articolazione della mandibola: contribuisce all'articolazione temporomandibolare, che collega la mandibola al cranio, permettendo i movimenti necessari per masticare e parlare;
  4. produzione del suono e della parola: il palato duro, parte del mascellare, è fondamentale per la corretta articolazione dei suoni durante il parlato;
  5. estetica del viso: determina la forma del viso, influenzando direttamente l'estetica facciale.

L'integrità della mascella è quindi essenziale non solo per funzioni meccaniche come la masticazione e la deglutizione, ma anche per funzioni sensoriali ed estetiche.

Possibili problematiche e trattamenti

La mascella è un insieme di ossa atto a sostenere l'arcata superiore dei denti; i principali problemi che possono interessarla includono [2]:

  • fratture (ossa rotte);
  • lussazioni;
  • disfunzione dell'articolazione temporomandibolare;
  • osteonecrosi, che si verifica quando le ossa perdono il loro apporto di sangue (generalmente causata da farmaci).

Chiaramente, il trattamento dei problemi della mascella dipende dalla causa scatenante.

La chirurgia ortognatica correttiva (una branca della gnatologia), eseguita da un chirurgo orale e maxillo-facciale, è indicata per correggere un ampio spettro di irregolarità scheletriche e dentali, minori e maggiori, inclusi i disallineamenti di mascelle e denti. Tale intervento può migliorare significativamente le funzioni di respirazione, masticazione e fonazione. Sebbene l'aspetto estetico del paziente possa essere notevolmente migliorato a seguito dell'intervento, la chirurgia ortognatica è principalmente finalizzata alla correzione di problemi funzionali.

La chirurgia della mascella può avere un impatto significativo su molti aspetti della vita quotidiana; le condizioni che possono indicare la necessità di un intervento chirurgico correttivo della mascella includono i seguenti sintomi [3]:

  • difficoltà nella masticazione o nel morso;
  • difficoltà nella deglutizione;
  • dolore cronico alla mascella o all'articolazione temporomandibolare (ATM);
  • usura eccessiva dei denti;
  • morso aperto (spazio tra i denti superiori e inferiori quando la bocca è chiusa);
  • aspetto facciale disarmonico, osservabile frontalmente o lateralmente;
  • traumi facciali;
  • anomalie craniofacciali congenite presenti alla nascita;
  • retrognazia mandibolare e del mento;
  • prognazia mandibolare;
  • bruxismo;
  • incapacità di chiudere le labbra senza sforzo;
  • respirazione orale cronica;
  • apnea ostruttiva del sonno.

Ulteriori possibili patologie della mascella, come l'osteonecrosi (che colpisce l'articolazione tra mandibola e mascella) e le mutazioni cellulari genetiche che colpiscono la struttura ossea, vanno diagnosticate e trattate da medici specialisti.

Anatomia, funzioni e possibili problematiche della mandibola

L'osso mandibolare, di natura impari e mediana, si localizza nella regione antero-inferiore del volto. Questo osso costituisce lo scheletro della mascella inferiore, presentando una conformazione a ferro di cavallo. La sua struttura sostiene l'arcata dentaria inferiore, essenziale per le funzioni masticatorie [4].

Struttura anatomica

La mandibola presenta due superfici distinte [4].

  • Faccia esterna: caratterizzata dalla sinfisi mentoniera che termina inferiormente con una sporgenza piramidale, denominata protuberanza mentoniera. Ai lati di questa sporgenza si trovano i tubercoli mentali. Superiormente, la fossetta mentoniera precede il foro mentoniero, attraverso il quale transitano il nervo mentoniero e i relativi vasi. La linea degli alveoli, situata lungo il bordo superiore del corpo, serve per l'inserimento dell'arcata dentale inferiore. Inoltre, la linea obliqua esterna origina al margine anteriore del ramo della mandibola e fornisce inserzione ai muscoli mimici.
  • Faccia interna: presenta sulla linea mediana quattro protuberanze, ovvero due apofisi geniche superiori e due inferiori. Le apofisi geniche superiori offrono inserzione ai muscoli genioglossi, mentre le inferiori ai muscoli genioiodei. La linea obliqua interna (miloioidea) origina al margine anteriore del ramo mandibolare e serve per l'inserzione del muscolo miloioideo. A questa linea parallela si estende il solco miloioideo, che accoglie il passaggio del nervo omonimo. Medialmente è situata la spina mentale, e lateralmente si trovano simmetricamente le fossette sublinguali, che ospitano le ghiandole sublinguali. In corrispondenza dei molari si trova la fossetta sottomandibolare, associata alla ghiandola sottomandibolare.

È necessario distinguere due principali tipologie di movimento della mandibola:

  • il movimento respiratorio, associato al Modello Respiratorio Primario (MRP);
  • i movimenti biomeccanici legati all'articolazione temporo-mandibolare.

Il movimento respiratorio primario della mandibola è caratterizzato da due assi di movimento verticali, obliqui verso l'interno, che si proiettano attraverso il primo premolare. La dinamica di questi movimenti è influenzata dai muscoli temporali.

Inoltre, la mandibola interagisce con l'osso ioide tramite i muscoli ioidei e le relative aponeurosi. L'osso ioide costituisce un punto di connessione tra i muscoli sopra e sottoioidei. La mandibola riveste un ruolo significativo nei disturbi funzionali del collo e della gola [4].

Funzione

Insieme alla mascella superiore o maxilla, la mandibola svolge una funzione strutturale e protettiva essenziale. Questo osso, infatti, non solo ospita importanti nervi e muscoli che lo attraversano e ne emergono, ma alloggia anche l'arcata inferiore dei denti. La mandibola è, quindi, intimamente coinvolta nella funzione masticatoria e in quasi tutti i movimenti della bocca [5].

Possibili problematiche e trattamenti

Le fratture o le lussazioni della mandibola sono tra i problemi più comuni osservati in seguito a incidenti o cadute; questi danni si verificano più frequentemente nella porzione condilare dell'osso, ma possono manifestarsi anche in altre parti come il corpo, l'angolo mandibolare e altre aree del ramo. Le lussazioni possono, inoltre, verificarsi quando la mandibola viene spinta all'indietro, portando talvolta il paziente a non essere in grado di chiudere la bocca o causando un disallineamento della struttura.

Altri problemi, non necessariamente legati a traumi includono il disallineamento della mandibola, sia esso conseguente a trauma o insorgente naturalmente, può causare gravi danni ai denti e influenzare altre parti della testa e del collo.

Inoltre, il posizionamento della mandibola può essere implicato in disturbi come l'apnea notturna (e/o eccessivo russamento), la palatoschisi e i disturbi dell'articolazione temporomandibolare, caratterizzati da dolore nella giunzione tra la mascella superiore e quella inferiore.

Una condizione più rara, ma non meno significativa, è l'osteomielite, un'infezione dell'osso che può portare alla disintegrazione ossea all'interno della mandibola, un danno irreversibile. Inoltre, possono formarsi cisti — strutture simili a sacche — nei molari che, se non trattate, possono danneggiare l'osso mandibolare stesso [5].

Il trattamento delle fratture della mandibola dipende dalla localizzazione e dall'estensione del problema. Dopo aver effettuato una tomografia computerizzata (TC), una radiografia o una risonanza magnetica (RM) per valutare la frattura, i medici hanno tipicamente due opzioni: riduzione o fissazione.

La prima consiste nell'avvicinare le estremità rotte e posizionare la mandibola in tale posizione, spesso utilizzando fili avvolti attorno ai denti; la seconda, invece, è simile alla riduzione, ma include l'uso di una barra archiforme aggiuntiva che assicura i denti superiori e inferiori tra loro per un corretto posizionamento. A seconda del tipo di lesione, anche i tessuti molli possono essere necessari da perforare e utilizzare come supporto aggiuntivo.

La chirurgia ortognatica tratta problemi derivanti da un disallineamento della mandibola, oltre ad apnea del sonno, palatoschisi e disturbi dell'articolazione temporomandibolare. Fondamentalmente, questo intervento consiste in un'osteotomia, cioè il taglio e la modellatura di una parte dell'osso per manipolarne l'adattamento. Coloro che presentano micrognazia possono richiedere questo tipo di chirurgia per correggere l'allineamento.

Dopo l'intervento chirurgico, è necessaria un'ampia riabilitazione, che prevede un decorso di guarigione che ponga particolare enfasi sul garantire il corretto posizionamento della mandibola rispetto al resto del cranio [5].

Tra le patologie che possono interessare sia la mascella che la mandibola, si annovera l'artrosi temporo mandibolare, ossia una malattia cronica degenerativa del tessuto cartilagineo-articolare posto tra mascella e mandibola; uno dei segni distintivi di una possibile artrosi è il "click" durante la chiusura della bocca [6].

In sintesi

In questo articolo abbiamo esplorato le differenze strutturali e funzionali tra la mascella e la mandibola, due elementi importanti del sistema scheletrico facciale. Nonostante la loro vicinanza anatomica e la confusione nell'uso dei due termini, mascella e mandibola presentano caratteristiche distintive con implicazioni significative per le funzioni orali e facciali. La comprensione di queste differenze non è solo di interesse accademico ma ha anche un impatto diretto sulla pratica clinica, in particolare nell'ambito della chirurgia maxillo-facciale e ortodontica.

Le patologie che possono interessare queste strutture sono variegate, spaziando da problemi funzionali a condizioni più gravi come disallineamenti, traumi e patologie degenerative, ognuna delle quali richiede un preciso approccio diagnostico e una terapia specifica. L'intervento chirurgico, quando necessario e previo parere positivo del medico nel corso di una visita specialistica, non si limita solo a migliorare l'estetica del viso ma mira primariamente a ripristinare o migliorare le funzionalità compromesse.

In conclusione, l'articolo sottolinea l'importanza di una diagnosi accurata e di un trattamento adeguato delle patologie della mascella e della mandibola, elementi fondamentali per il mantenimento della salute orale e la qualità di vita dei pazienti. La conoscenza dettagliata di queste strutture permette, infatti, ai professionisti del settore sanitario di formulare piani di trattamento più efficaci e di anticipare possibili complicanze, assicurando così risultati ottimali.

Fonti e bibliografia

  1. Osso mascellare [Chimica Online], https://www.chimica-online.it/anatomia-umana/osso-mascellare.htm
  2. Jaw injuries and disorders [MedLine Plus], https://medlineplus.gov/jawinjuriesanddisorders.html
  3. Corrective Jaw surgery [My OMS], https://myoms.org/what-we-do/corrective-jaw-surgery/
  4. Osso mandibolare [Osteolab], https://www.osteolab.net/mandibolare/
  5. The mandible: anatomy, function and treatment [VeryWell, 2022], https://www.verywellhealth.com/the-mandible-anatomy-function-and-treatment-4768227
  6. Artrosi temporo mandibolare [DCCM], https://dccm.it/atm/artrosi-temporo-mandibolare/

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