Come si lavano i denti: errori più comuni e consigli utili
La salute orale rappresenta un tassello fondamentale nel più ampio contesto del benessere individuale. Numerose evidenze scientifiche attestano una correlazione tra scarsa igiene orale e insorgenza di patologie sistemiche, tra cui malattie cardiovascolari, diabete e complicanze durante la gravidanza. La placca batterica, se non rimossa quotidianamente, può determinare l'insorgenza di carie, gengiviti e parodontiti, con conseguenze che vanno dalla perdita dei denti a infezioni sistemiche.
Introduzione
La cura dell'igiene orale, benché oggi considerata un'abitudine imprescindibile, affonda le radici in pratiche ancestrali che testimoniano l'innata consapevolezza dell'uomo circa l'importanza di preservare la salute della propria bocca. Già nell'antico Egitto, papiri medici come il celebre Ebers papyrus descrivono rimedi per alleviare il dolore dentale e suggeriscono l'utilizzo di miscele abrasive a base di pietra pomice e aceto per la pulizia dei denti [1].
Reperti archeologici provenienti da siti funerari, ove era pratica comune seppellire oggetti d'uso quotidiano insieme ai defunti, forniscono le prime testimonianze dell'utilizzo di strumenti per l'igiene orale. Inoltre, la presenza di fibre di legno rinvenute in solchi presenti sulle superfici radicolari di denti inferiori, rivolti verso lo spazio interdentale, di individui preistorici suggerisce l'impiego di stuzzicadenti già 1,2 milioni di anni fa. Il più antico set per l'igiene orale risale a circa al 3000 a.C. e proviene dalla Mesopotamia. [2] Tuttavia, è solo con l'avvento della moderna odontoiatria che si è compresa appieno l'importanza di una routine meticolosa e l'utilizzo di strumenti specifici per prevenire patologie del cavo orale.
La placca batterica, biofilm complesso che si accumula sulla superficie dentale, rappresenta il principale fattore eziologico di carie, gengiviti e parodontiti. Se non rimossa efficacemente, può determinare l'insorgenza di complicanze anche gravi, come ascessi, granulomi e, nei casi più severi, la perdita degli elementi dentali [3]. La letteratura scientifica ha inoltre evidenziato una correlazione tra scarsa igiene orale e l'insorgenza di patologie sistemiche, tra cui malattie cardiovascolari, diabete, morbo di Alzheimer e complicanze durante la gravidanza [4].
Alla luce di tali evidenze, il presente articolo si propone di fornire una panoramica esaustiva sulle corrette pratiche di igiene orale, analizzando gli strumenti più efficaci, le tecniche di utilizzo e i consigli pratici per una routine quotidiana ottimale, al fine di preservare la salute orale e prevenire l'insorgenza di patologie correlate.
Possibili conseguenze di un'errata igiene orale
L'igiene dentale non riguarda solo denti e gengive, ma ha un impatto significativo sulla salute generale, sia negli adulti che nei bambini; una scarsa igiene del cavo orale può aumentare il rischio di sviluppare disturbi e numerose patologie sistemiche, come evidenziato dai seguenti esempi [4].
- Malattie cardiovascolari: l'80-90% delle malattie cardiache sono prevenibili, e un'adeguata igiene orale contribuisce a ridurre tale rischio. La malattia parodontale è direttamente correlata all'infiammazione arteriosa: i batteri orali entrano nel flusso sanguigno, indurendo le arterie e aumentando il rischio di ictus o infarto. La scarsa salute orale è inoltre associata a ipertensione e colesterolo LDL (il colesterolo "cattivo"), aggravando ulteriormente il rischio cardiovascolare.
- Malattia di Alzheimer: una scarsa igiene orale causa infiammazione gengivale; quando i batteri migrano dalla bocca al cervello, possono uccidere le cellule cerebrali, portando a perdita di memoria. Batteri orali patogeni chiamati spirochete sono stati studiati come potenziale causa della malattia di Alzheimer, mostrando una maggiore presenza nel cervello di pazienti affetti da questa condizione.
- Diabete: il diabete aumenta il rischio di infezioni, comprese quelle gengivali. La malattia parodontale rende più difficile il controllo glicemico e può aumentare le complicanze del diabete o il rischio di svilupparlo. Il 95% degli adulti con diabete presenta anche malattia parodontale.
- Gravidanza ad alto rischio: le donne con malattia parodontale hanno una probabilità 6 volte maggiore di parto prematuro rispetto a quelle senza. Il batterio Fusobacterium Nucleatum, presente nel cavo orale, è stato rinvenuto nel liquido amniotico, nella placenta e nelle membrane corioamniotiche di pazienti con parto prematuro.
- Apnea ostruttiva del sonno: uno dei primi segni è il digrignamento dei denti, che può causare carie o infiammazioni gengivali, aumentando la suscettibilità alle infezioni. L'apnea del sonno è collegata a ipertensione, malattie cardiache e cefalee (mal di testa).
- Problemi respiratori: i batteri orali possono essere inalati nei polmoni o viaggiare attraverso il sangue, causando infezioni respiratorie, bronchiti, polmoniti e altre patologie polmonari.
- Artrite reumatoide: studi hanno evidenziato una correlazione tra il batterio Aggregatibacter Actinomycetemcomitans e la malattia parodontale. La risposta infiammatoria delle articolazioni nell'artrite reumatoide è simile a quella presente nella bocca con malattia parodontale.
- Osteoporosi: gli stadi avanzati della malattia parodontale causano perdita di tessuto osseo a causa dell'infiammazione e dell'infezione. Studi clinici evidenziano che la malattia parodontale può estendersi alle ossa di tutto il corpo, non solo quelle mascellari e dentali.
- Patologie renali: la scarsa salute orale porta a infiammazione e infezione che si diffondono nel flusso sanguigno, rendendo più difficile per il corpo combattere le infezioni. Condizioni a carico dei reni possono portare a malattie cardiovascolari.
- Problemi alla prostata/disfunzione erettile: la malattia parodontale crea sacche di infezione nella bocca. Batteri e infezioni nel sangue possono causare infiammazione dei vasi sanguigni, bloccando il flusso di sangue ai genitali.
- Malattia parodontale: il rischio di tutte le condizioni sopra elencate aumenta al primo segno di malattia parodontale, che andrà trattata da un dentista specializzato in parodontologia.
- Obesità: obesità e salute orale condividono fattori di rischio comuni. La dieta gioca un ruolo significativo nella salute orale e, di conseguenza, nella salute generale.
- Infertilità: la scarsa salute orale può influenzare la fertilità, rendendo più difficile il concepimento per le donne e riducendo la conta e la motilità degli spermatozoi negli uomini.
La salute orale non è un concetto circoscritto al cavo orale, ma si inserisce in un quadro più ampio di benessere sistemico. Le ripercussioni di una scarsa igiene orale si estendono ben oltre denti e gengive, influenzando la salute dell'intero organismo. Numerose patologie, apparentemente scollegate dalla bocca, trovano infatti nella placca batterica e nell'infiammazione cronica del parodonto un importante fattore di rischio.
Igiene orale: gli strumenti indispensabili
La rimozione meccanica della placca batterica rappresenta il cardine dell'igiene orale domiciliare. A tal fine, l'utilizzo corretto di strumenti specifici, quali spazzolino, filo interdentale, scovolino e collutorio, si rivela fondamentale per garantire una pulizia efficace e completa di tutte le superfici dentali e dei tessuti parodontali.
Spazzolino
Lo spazzolino è il principale strumento per la rimozione meccanica della placca batterica; esso si compone di un manico ergonomico, atto a facilitare la presa e la manovrabilità, e di una testina dotata di setole (naturali o sintetiche), le quali, grazie all'azione meccanica e all'attrito, rimuovono i residui alimentari e la placca batterica dalle superfici dentali. Alcuni modelli di spazzolino presentano, in aggiunta alle setole, profili in gomma, utili per la pulizia della lingua e delle gengive.
In commercio esistono diverse tipologie di spazzolini, differenziate per durezza delle setole (morbide, medie, dure), forma della testina (rettangolare, ovale, a diamante) e disposizione delle setole (piane, ondulate, a V). La scelta del tipo di spazzolino più adatto dipende dalle esigenze individuali e dalle condizioni del cavo orale. Gli spazzolini a setole morbide sono generalmente raccomandati per soggetti con gengive sensibili o retrazioni gengivali, mentre quelli a setole medie o dure possono essere indicati per individui con una buona salute parodontale e assenza di sensibilità. La forma e la disposizione delle setole influenzano l'accessibilità alle diverse zone del cavo orale e la capacità di rimuovere la placca batterica dalle superfici interprossimali (ovvero gli spazi tra i denti).
Oltre agli spazzolini manuali, esistono anche spazzolini elettrici, dotati di una testina rotante o oscillante che, grazie al movimento meccanico, facilita la rimozione della placca batterica; questi dispositivi possono essere particolarmente indicati per soggetti con difficoltà motorie o per coloro che desiderano una pulizia più accurata.
È importante sottolineare che la scelta dello spazzolino rappresenta solo uno degli aspetti di una corretta igiene orale. Altrettanto fondamentale è la tecnica di spazzolamento, che deve essere eseguita correttamente per garantire una rimozione efficace della placca batterica senza danneggiare i tessuti gengivali e la sostituzione frequente (almeno ogni 3 mesi). Riguardo il periodico acquisto di uno spazzolino nuovo, è importante osservare lo stato delle setole: se risultano piegate, deformate, sfilacciate o indebolite è necessaria l'immediata sostituzione. [5]
Filo interdentale
Il filo interdentale, costituito da un sottile filamento di nylon o teflon, riveste un ruolo complementare allo spazzolino nella rimozione meccanica della placca batterica. La sua struttura filiforme gli consente di raggiungere gli spazi interprossimali, aree difficilmente accessibili alle setole dello spazzolino, dove la placca tende ad accumularsi maggiormente. L'azione meccanica del filo interdentale, esercitata con un movimento delicato a zig-zag, disgrega la placca batterica e rimuove i residui alimentari intrappolati tra i denti, prevenendo l'insorgenza di carie e malattie parodontali.
I diversi tipi di filo interdentale sono differenziati per spessore (sottile, medio, spesso), materiale (nylon, teflon, polietilene), presenza di rivestimento (cerato, non cerato) e aroma (menta, senza aroma). La scelta del tipo di filo più adatto dipende dalla dimensione degli spazi interdentali, dalla presenza di restauri protesici e dalle preferenze individuali.
Il filo interdentale cerato risulta più scorrevole e resistente alla sfilacciatura, facilitando l'inserimento negli spazi interdentali stretti. Il filo interdentale non cerato, invece, essendo più sottile, può essere indicato per spazi interdentali più ampi.
Scovolino
Lo scovolino interdentale, può essere costituito da un sottile filo metallico ricoperto da setole sintetiche, oppure da filamenti in gomma morbidi, rappresenta un valido strumento per l'igiene orale, particolarmente indicato per la pulizia degli spazi interdentali ampi, degli impianti dentali, protesi e delle aree sottostanti i ponti o gli apparecchi ortodontici. La sua forma conica o cilindrica, con setole disposte a 360°, consente di rimuovere efficacemente la placca batterica e i residui alimentari dalle superfici interprossimali difficilmente raggiungibili con lo spazzolino o il filo interdentale.
In commercio esistono scovolini di diverse dimensioni, classificate in base al diametro del filo metallico, alla lunghezza delle setole, al diametro in apice o alla base per gli scovolini in gomma. La scelta della dimensione appropriata dipende dall'ampiezza degli spazi interdentali, che può variare a seconda della posizione del dente e delle condizioni parodontali. È consigliabile consultare il dentista o l'igienista dentale per individuare la dimensione più adatta alle proprie esigenze.
L'utilizzo dello scovolino interdentale prevede l'inserimento delicato nello spazio interdentale, con un movimento avanti e indietro, evitando di forzare o traumatizzare le gengive. È importante scegliere uno scovolino della dimensione corretta, in modo che le setole aderiscano alle superfici dentali senza esercitare una pressione eccessiva. L'uso quotidiano dello scovolino, in combinazione con spazzolino e, eventualmente, filo interdentale, contribuisce a mantenere una corretta igiene orale e a prevenire l'insorgenza di patologie del cavo orale.
Collutorio
Il collutorio, soluzione acquosa contenente principi attivi antimicrobici, antiplacca e/o remineralizzanti, rappresenta un utile complemento all'igiene orale meccanica. La sua azione si esplica attraverso il risciacquo del cavo orale, consentendo di raggiungere aree difficilmente accessibili con spazzolino, filo interdentale o scovolino, come le tasche parodontali, le superfici linguali e le mucose.
I collutori possono essere classificati in base alla loro composizione e finalità d'uso. I collutori antimicrobici, contenenti, ad esempio, clorexidina, agiscono riducendo la carica batterica e prevenendo la formazione di placca. I collutori antiplacca, a base di cetilpiridinio cloruro, fluoruro stannoso o zinco citrato, inibiscono l'adesione dei batteri alla superficie dentale.
La scelta del collutorio più adatto dipende dalle esigenze individuali e dalle indicazioni del dentista o dell'igienista dentale. L'utilizzo del collutorio dovrebbe avvenire dopo lo spazzolamento e l'uso del filo interdentale o dello scovolino, per massimizzarne l'efficacia. Il risciacquo dovrebbe durare circa 30 secondi, evitando di ingerire il prodotto.
È importante sottolineare che il collutorio non sostituisce l'igiene orale meccanica, ma ne rappresenta un utile complemento.
Usare lo spazzolino sbagliato
La scelta e la manutenzione dello spazzolino da denti rappresentano un aspetto fondamentale nell'efficacia dell'igiene orale domiciliare delle persone. L'utilizzo di uno spazzolino non idoneo, sia esso usurato, non adeguato alle proprie esigenze o condiviso con altri individui, può compromettere la rimozione della placca batterica e aumentare il rischio di insorgenza di patologie del cavo orale.
Spazzolino usurato
La mancata sostituzione dello spazzolino da denti usurato rappresenta un errore frequente nell'igiene orale, comportando rischi per la salute. Le setole usurate possono danneggiare le gengive, poiché richiedono una maggiore pressione durante lo spazzolamento, causando dolore, recessione gengivale e aumentando il rischio di infezioni che possono diffondersi ad altre parti del corpo. Inoltre, l'accumulo di placca e tartaro su denti non adeguatamente puliti può portare alla perdita degli elementi dentali. Si raccomanda pertanto di sostituire lo spazzolino ogni 3 mesi per garantire un'efficace igiene orale e prevenire complicanze. [6]
Spazzolino non idoneo
Un equivoco comune presso i consumatori è che più le setole sono dure, maggiore sarà l'efficacia nella rimozione della placca. In realtà, la scelta dello spazzolino deve essere fatta in relazione al proprio stato di salute orale e alla tecnica di spazzolamento: setole morbide preservano la salute delle gengive, ma necessitano di movimenti precisi da parte dell'individuo, mentre spazzolini con setole dure presentano una maggiore efficacia di rimozione della placca, ma possono compromettere lo smalto dei denti e danneggiare le gengive.
La scelta della durezza delle setole dello spazzolino influisce sulla salute orale. Setole extra morbide sono indicate per soggetti con gengive sensibili o patologie parodontali, mentre setole morbide rappresentano la scelta ideale per la maggior parte degli individui, garantendo una pulizia efficace senza danneggiare i tessuti. Setole medie, pur rimuovendo la placca in modo simile a quelle morbide, comportano un maggiore rischio di abrasione gengivale. Le setole dure, invece, sono sconsigliate in quanto possono danneggiare lo smalto dentale nel tempo. [7]
È fondamentale adottare una corretta tecnica di spazzolamento, indipendentemente dalla durezza delle setole, per evitare danni gengivali e garantire una pulizia ottimale. [7]
Spazzolino scambiato con altri individui
La condivisione dello spazzolino da denti, sebbene sempre fortemente sconsigliata dai professionisti del settore odontoiatrico, rappresenta una pratica sorprendentemente diffusa. Numerose ricerche demoscopiche hanno evidenziato che una percentuale significativa della popolazione condivide il proprio spazzolino con familiari, amici o partner, con una maggiore propensione tra gli uomini rispetto alle donne e tra i giovani rispetto agli anziani. [8]
Tale pratica, tuttavia, può comportare rischi per la salute orale e generale. Studi scientifici hanno dimostrato che gli spazzolini da denti, indipendentemente dallo stato di salute dell'utilizzatore, possono ospitare una vasta gamma di batteri, tra cui Staphylococcus aureus, Pseudomonas ed Escherichia coli, potenzialmente patogeni. La condivisione dello spazzolino può quindi favorire la trasmissione di tali microrganismi, aumentando il rischio di infezioni crociate (ovvero infezioni che si trasmettono da umano a umano mediante liquidi o dispositivi medicali). Inoltre, l'uso ripetuto di uno spazzolino contaminato da batteri orali patogeni può prolungare la durata di infezioni nel cavo orale, ostacolando il processo di guarigione e favorendo l'insorgenza di complicanze. [8]
Quali dentifrici e collutori sono sconsigliati?
Il dentifricio è un prodotto per l'igiene orale, in forma di pasta o gel, utilizzato in associazione allo spazzolino da denti per la pulizia e il mantenimento dell'estetica e della salute dei denti. La sua formulazione include tensioattivi sintetici e altri componenti che ne favoriscono la schiumosità e l'azione detergente. [8]
Da evitare i dentifrici che includono, nella loro formulazione, uno o più delle seguenti sostanze [9]:
- triclosan: composto organico con proprietà antibatteriche, associato a disfunzioni tiroidee e resistenza agli antibiotici;
- carbone attivo: rimuove le macchie superficiali, ma può danneggiare lo smalto e causare sensibilità dentale (in caso si desideri sbiancare i denti, è suggerito parlarne con il proprio dentista, illustrerà le idonee tecniche di sbiancamento professionale);
- bicarbonato di sodio: agente abrasivo che può danneggiare lo smalto e irritare le gengive;
- laurilsolfato di sodio (SLS): detergente responsabile della schiuma, può irritare la pelle e le ulcere della bocca.
Il mantenimento di una corretta igiene orale è fondamentale per la salute del cavo orale, e il collutorio riveste un ruolo significativo nella routine quotidiana. La conoscenza degli ingredienti chiave da evitare nel collutorio consente di effettuare scelte consapevoli per un'ottimale salute orale: [10]
- alcol: sebbene utilizzato come antisettico nei collutori, l'alcol è noto per causare secchezza delle fauci (incidendo sulla secrezione di saliva), potenzialmente associata a problemi di alito cattivo, carie e malattie gengivali. Inoltre, può irritare i tessuti orali, provocando disagio e bruciore;
- dolcificanti e coloranti artificiali: comunemente aggiunti per migliorare sapore, colore e consistenza, alcuni di questi ingredienti possono causare reazioni allergiche e non offrono benefici per la salute orale;
- antisettici forti o aggressivi: agenti come il triclosan, pur efficaci nell'uccidere i batteri, possono anche distruggere la flora batterica benefica, alterando il microbiota orale e causando colorazione dei denti e resistenza agli antibiotici.
La corretta routine di igiene orale quotidiana
Una corretta igiene orale è fondamentale per mantenere una bocca sana e prevenire l'insorgenza di patologie del cavo orale e sistemiche. Ecco una guida pratica per una routine efficace.
Tecnica di spazzolamento
- Inclinare lo spazzolino a 45 gradi rispetto alla linea gengivale.
- Eseguire movimenti brevi e delicati, dalla gengiva verso il dente, su tutte le superfici dentali esterne e interne, dagli incisivi ai molari del giudizio.
- Spazzolare le superfici masticatorie con movimenti avanti e indietro.
- Spazzolare delicatamente la lingua per rimuovere i batteri.
- Spazzolare i denti per almeno due minuti, tre volte al giorno (idealmente dopo colazione, pranzo e cena), senza mai saltare la pulizia della sera, prima di andare a letto.
Uso del filo interdentale
- Avvolgere circa 45 cm di filo attorno alle dita medie.
- Inserire delicatamente il filo tra i denti con un movimento a zig-zag.
- Curvare il filo attorno alla base di ciascun dente, formando una "C", e farlo scorrere delicatamente sotto la gengiva.
- Ripetere l'operazione per tutti gli spazi interdentali.
Uso dello scovolino interdentale
- Inserire delicatamente lo scovolino nello spazio interdentale.
- Muovere lo scovolino avanti e indietro alcune volte.
- Sciacquare lo scovolino e ripetere l'operazione per gli altri spazi.
Uso del collutorio
- Dopo aver spazzolato i denti e usato il filo interdentale/scovolino, versare la quantità di collutorio indicata sulla confezione in un bicchiere.
- Sciacquare la bocca per circa 30 secondi, facendo passare il liquido tra tutti i denti.
- Espellere il collutorio senza risciacquare con acqua.
Consigli aggiuntivi
- Seguire una dieta equilibrata, limitando il consumo di zuccheri e alimenti acidi.
- Evitare il fumo e l'eccessivo consumo di alcol, che possono danneggiare la salute orale.
- Sottoporsi a regolari controlli odontoiatrici e sedute di igiene professionale.
Seguendo queste semplici indicazioni, è possibile mantenere una corretta igiene orale e prevenire l'insorgenza di patologie del cavo orale, contribuendo al benessere generale dell'organismo.
In sintesi
La salute orale rappresenta un elemento imprescindibile del benessere generale dell'individuo, influenzando non solo la funzionalità e l'estetica del cavo orale, ma anche la salute sistemica. La prevenzione delle patologie orali e delle complicanze ad esse correlate passa attraverso l'adozione di una corretta igiene orale domiciliare, che si basa sull'utilizzo appropriato di strumenti specifici (spazzolino, filo interdentale, scovolino e collutorio) e sull'implementazione di una routine quotidiana meticolosa ed efficace.
La scelta consapevole degli strumenti e dei prodotti per l'igiene orale (da effettuarsi almeno tre volte al giorno), unitamente all'applicazione di tecniche corrette e alla consulenza di professionisti del settore, consente di preservare la salute orale e di prevenire l'insorgenza di patologie che possono compromettere il benessere generale dell'individuo.
È importante sottolineare che l'igiene orale domiciliare non può prescindere da regolari controlli odontoiatrici e trattamenti di igiene professionale, che consentono di individuare tempestivamente eventuali problematiche e di intervenire in modo mirato per garantire una salute orale ottimale. La sinergia tra igiene orale domiciliare e professionale rappresenta la chiave per preservare la salute della bocca e, di conseguenza, il benessere dell'intero organismo.
Fonti e bibliografia
- Ebers papyrus talking about oral ailments and their remedies [Research Gate], https://www.researchgate.net/figure/Ebers-papyrus-talking-about-oral-ailments-and-their-remedies_fig1_275981321
- History of oral hygiene tools [History of dentistry and medicine, 2023], https://historyofdentistryandmedicine.com/history-of-oral-hygiene/
- Dental plaque [Cleveland Clinic], https://my.clevelandclinic.org/health/diseases/10953-plaque
- 15 Diseases caused by poor dental Hygiene [AAOSH], https://www.aaosh.org/connect/15-health-issues-caused-by-poor-oral-health
- How often should you replace your toothbrush? [CNBC], https://www.cnbc.com/2022/11/02/how-often-should-you-replace-your-toothbrush.html
- What happens if you don't replace your old toothbrush [Dentist Columbus OH], https://raptou.com/p/BLOG-83000-2021.5.10-What-Happens-If-You-Dont-Replace-an-Old-Toothbrush-p.asp
- What are the dangers of toothbrush sharing? [News-Medical], https://www.news-medical.net/health/What-are-the-Dangers-of-Toothbrush-Sharing.aspx
- Toothpaste [Science Direct], https://www.sciencedirect.com/topics/chemistry/toothpaste
- 5 toothpaste ingredients to avoid [Hinsdale Dental], https://www.hinsdaledental.com/blog/5-toothpaste-ingredients-to-avoid/
- Ingredients to look for & avoid in your mouthwash [Drfridh], https://drfridh.com/ingredients-to-look-for-avoid-in-your-mouthwash/