Carie nei bambini: cause, rimedi e prevenzione
I denti dei bambini sono più delicati e più facilmente soggetti a infezioni dentali, prima tra tutte la carie. Ma bastano alcune buone abitudini e una corretta cura dentale per difendersi dall'attacco di questa patologia.
Scoprite i nostri consigli per la prevenzione della carie nei bambini e come curarla anche nel caso in cui colpisca i denti da latte.
Per la loro naturale predisposizione ad essere attirati come calamite da alimenti dolci, caramelle e bevande zuccherate, ma anche per la maggiore delicatezza dello smalto dei denti da latte, i bambini sono i pazienti più numerosi a sottoporsi a trattamenti di cura per la carie.
Ma come si forma la carie e cosa possono fare i genitori per proteggere i denti dei propri bambini dall'attacco di questa malattia dentale? Continuate a leggere per scoprire le cause, consigli e rimedi e soprattutto le abitudini da mettere in pratica per evitarne la formazione!
Cause della carie nei bambini
La carie nei bambini colpisce i denti da latte ed è uno dei più comuni problemi dentali che non va mai né sottovalutata né ignorata in alcun modo.
Una credenza popolare da sfatare è quella secondo cui i denti da latte attaccati da un processo cariogeno non si debbano curare perché destinati a cadere. Nulla di più falso! Al contrario, diventa di fondamentale importanza curare la carie non solo perché un'infezione dentale può accelerare i tempi della fisiologica caduta del dente da latte, ma anche perché si rischia di porre le basi per i denti storti e per una futura malocclusione dentale.
Anche nei bambini, infatti, la carie (se non curata) può procedere fino a provocare la completa distruzione del dente e conseguente perdita. Dunque è importante ribadire che, anche se si tratta di dentini da latte, è sempre opportuno rivolgersi al proprio odontoiatra per procedere a una terapia di cura.
Ma quali sono le cause che provocano la carie nei denti dei bambini? La risposta è sempre la stessa!
Che sia un dente da latte, un dente permanente, che si tratti di un bambino o di un adulto, la carie è sempre causata dagli stessi responsabili: i batteri del cavo orale. In particolare si tratta dei batteri che si nascondono nella placca dentale e che, pian piano e in assenza di una corretta cura orale quotidiana, “mangiano” lo smalto dei denti fino a raggiungere e intaccare la dentina.
I germi che restano attaccati alla placca batterica si nutrono del glucosio presente nei residui di cibo formando degli acidi che, col passare del tempo, sono i veri responsabili del progressivo scioglimento ed erosione dello smalto dentale.
Tra i principali fattori di rischio che possono indurre una carie ci sono dunque abitudini alimentari basate su un consumo eccessivo di cibi e alimenti carichi di zuccheri, l’utilizzo di miele o sostanze dolci sul ciuccio (alla base della cosiddetta “carie da biberon”), ma anche la carenza di fluoro e ovviamente un’assente o scarsa cura orale.
Ma la differenza tra la carie che colpisce i denti degli adulti e quella dei bambini è la velocità con cui l’infezione progredisce. Questo avviene perché i denti da latte sono molto più piccoli e più delicati rispetto ai denti permanenti. Il loro smalto inoltre è meno mineralizzato diventando un obiettivo più sensibile.
I batteri del cavo orale quindi riescono a distruggerlo più facilmente, raggiungendo la dentina sottostante e provocando un terribile mal di denti che, se non trattato, può degenerare.
I sintomi per riconoscere se i vostri bambini hanno una carie in corso sono riconducibili a disturbi classici quali il dolore durante la masticazione, una maggiore sensibilità dentale, da alito cattivo e in alcuni casi anche da mal di testa o altre patologie come la gengivite.
Nei casi più gravi è anche possibile vedere la carie, sotto forma di una macchia chiara o di un puntino scuro sul dente.
Carie nei bambini: come evitarla con una corretta cura orale
Come sempre, la prima regola fondamentale in odontoiatria per mantenere in salute i denti e il sorriso dei vostri bambini ed evitare infezioni come la carie è quella di seguire e abituare i piccoli a una corretta pulizia orale sin dalla più tenera età.
Lavare i denti nel modo corretto e dopo ogni pasto sin dalla comparsa dei primi dentini, insegnare al bambino a spazzolare i denti in autonomia, ma anche imparare ad utilizzare quando si è un po’ più grandi il filo interdentale e gli scovolini renderà la routine di igiene dentale la migliore prevenzione possibile.
Persino le gengive dei bimbi neonati andrebbero pulite ancora prima che il piccolo metta i denti. Dopo ogni poppata o pasto, andrebbe utilizzato uno spazzolino a setole morbidissime oppure una garza soffice per pulire le gengive dai residui di latte.
In sintesi, ecco alcune regole da seguire con attenzione per una corretta cura orale:
- Bere molta acqua dopo i pasti.
- Effettuare un lavaggio frequente dei denti, almeno due volte al giorno, per due minuti.
- Pulire per bene ogni superficie di ogni dente, utilizzando uno spazzolino che si adatti alla sua bocca, da sostituire ogni tre mesi.
- Utilizzare un dentifricio al fluoro.
- Utilizzare il filo interdentale ogni giorno per prevenire la formazione della placca tra i denti.
- Recarsi dal dentista per effettuare la pulizia professionale almeno una volta l'anno.
Ma non è finita qui. C’è ancora un’altra soluzione indicata per la corretta igiene dentale dei bambini e che consiste nell’abituare i più piccoli all’utilizzo dello scovolino interdentale.
Si tratta di un prezioso strumento, alleato della salute orale, perfetto per eliminare placca e batteri tra gli spazi interdentali, e molto facile da utilizzare.
Gli scovolini, infatti, sono particolari spazzolini progettati per inserirsi nello spazio tra i denti, indicati anche per chi porta apparecchi ortodontici, e devono essere usati in aggiunta al normale spazzolino.
Esistono diverse tipologie di scovolini, ognuno specifico per ogni esigenza e necessità. Per esempio, ci sono quelli con manico ergonomico per un maggiore controllo in bocca e ideale per l'uso fuori casa, come il GUM® SOFT-PICKS® PRO, monouso e facili da usare.
Ci sono poi gli scovolini con protezione antibatterica delle setole, quelli con ricarica facile e impugnatura a attacco doppio. Infine esiste un tipo di scovolino ideale anche in caso di impianti, apparecchi ortodontici o ponti, come il GUM TRAV-LER®.
Carie nei bambini: buone abitudini e rimedi
Accanto a una corretta pulizia orale ci sono poi altre buone abitudini che vi consigliamo di mettere in pratica sin da subito e che riguardano principalmente l’alimentazione dei più piccoli.
Come spiegato in precedenza, i batteri presenti nella placca si nutrono di glucosio. Per questo motivo andrebbero evitati o limitati tutti quei cibi a base di zucchero, bibite gassate, dolci e caramelle e, al contrario, andrebbero inseriti nell'alimentazione cibi ricchi di nutrienti, come frutta e verdura, poiché questi aiutano la saliva di tuo figlio a mineralizzarsi e a contrastare i danni provocati dalla placca.
Quanto ai neonati evitate di abituare i vostri piccoli ai ciucci zuccherati o con il miele, poiché si abitueranno a quel sapore e lo chiederanno anche quando saranno già cresciuti i denti da latte.
Esiste poi un trattamento utilizzato in ortodonzia per prevenire la carie nei bambini che consiste nella sigillatura dei solchi molari. Il medico posiziona un sigillante progettato per legarsi allo smalto dei denti che diventa un barriera invisibile sui denti, riducendo le probabilità di carie perché tiene lontani cibo e placca dalle zone a rischio.
Ma come comportarsi invece se la carie si è già presentata?
Il primo passo da compiere nel momento in cui vi accorgete che il bambino ha o potrebbe avere una carie è quello di rivolgersi al proprio medico specialista. In base alla gravità della situazione, il dentista potrà applicare del gel al fluoro o rivestire l’area per sigillarla.
Se invece la carie è in una fase più avanzata, può rimuovere i tessuti danneggiati e fare un’otturazione oppure decidere per una devitalizzazione o un’estrazione del dente.
L'otturazione dentale è un trattamento comune in ortodonzia con vengono curati i denti danneggiati da processi cariogeni, ripristinandone struttura, morfologia ed integrità. L'otturazione dentale è sempre anticipata dalla rimozione della carie e dalla disinfezione della zona. Successivamente, il medico procede riempiendo le fessure che i batteri hanno procurato al dente, andando a erodere lo smalto e la dentina.
Al contrario, se l’infezione è progredita al punto poiché la carie è andata oltre la superficie della dentina e ha raggiunto la polpa del dente, allora l’odontoiatra potrebbe procedere a una devitalizzazione, evitando l’estrazione del dente.
La devitalizzazione un'operazione odontoiatrica che consiste nell'asportare la polpa di un dente, ossia la parte interna del dente. In particolare, il dente viene privato del nervo e incapsulato con un rivestimento in ceramica che lo isola e lo protegge da futuri attacchi. È una terapia utilizzata in caso di carie profonda ed è l’unico modo per continuare a utilizzare il dente cariato senza estrarlo.