apr 21, 2022 - minuto di letturaminuti di lettura

Apparecchio trasparente: come funziona

Negli ultimi anni, si è diffuso sempre di più l’uso dell’apparecchio trasparente (o invisibile) per correggere difetti dei denti che impediscono di avere un sorriso perfetto. 

Argomento

Questo dispositivo rappresenta una delle più moderne soluzioni nel campo dei trattamenti ortodontici e delle tecnologie non invasive che rispondono a esigenze di estetica dentale. Va comunque sottolineato che – pur trattandosi di apparecchi ortodontici con funzione prevalentemente estetica – gli allineatori hanno il vantaggio di assicurare anche una certa funzionalità per correggere i difetti visibili del cavo orale. In questo modo, risponde a varie necessità con terapie poco invasive e senza dover ricorrere alla chirurgia orale.

L’apparecchio trasparente rappresenta un sistema di allineamento dentale quasi completamente invisibile che ha un impatto minimo su attività quotidiane quali linguaggio, fonazione, masticazione. Ciò significa che potrete mantenere le vostre abitudini alimentari e igieniche con la certezza di migliorare il vostro sorriso. Se fino a qualche anno fa, in caso di denti storti o di affollamento nella bocca, non rimaneva altro che optare per gli antiestetici apparecchi metallici, oggi esistono soluzioni molto meno invasive che aiutano a risolvere questo tipo di problemi del cavo orale. Grazie agli allineatori trasparenti, infatti, bambini, adulti e adolescenti hanno potuto conquistare un sorriso perfetto senza alcun disagio o fastidio.

Tipologie di apparecchio trasparente

Un allineatore può essere fisso o mobile a seconda che vada fissato in bocca con degli attacchi specifici:

  • Un apparecchio fisso, a sua volta, può avere delle piastrine o brackets che lo fissino ai denti. In questo caso, i brackets saranno quasi invisibili rispetto ai vecchi attacchi dal momento che si realizzano con un materiale trasparente. In alternativa, l’apparecchio invisibile fisso può essere interno o linguale perché privo di attacchi e dunque poggia sulla lingua. In pratica, non vengono impiegate le piastrine ma solo degli speciali fili ortodontici fissati alle arcate con un apposito materiale. Il modo in cui vengono realizzati garantisce enorme portabilità e si eliminano fastidi o inconvenienti quali irritazioni o difficoltà di fonazione soprattutto durante i primi giorni.
  • Un apparecchio mobile, invece, è un trattamento ortodontico che prevede una serie di mascherine trasparenti realizzate su misura per ciascun paziente in base alle impronte prese durante una visita presso uno studio dentistico.  Le impronte verranno poi inviate a un laboratorio specializzato che realizzerà in primis una simulazione 3D per illustrare il risultato finale. Prima di procedere il dentista avrà valutato il tipo di problema da correggere, dato che non sempre si può ricorrere a questa soluzione. Ogni mascherina è rimovibile e va sostituita seguendo uno schema ben preciso.

Principali vantaggi dell’apparecchio trasparente

Per comprendere il funzionamento di un apparecchio trasparente, bisogno innanzitutto distinguere fra le tipologie disponibili in campo odontoiatrico e analizzarne vantaggi e svantaggi.

L’apparecchio fisso solitamente ha costi e tempistiche ridotte rispetto a quello mobile. L’allineatore basato su un sistema di mascherine trasparenti invece richiede tempi più lunghi e spese maggiori, ma garantisce il massimo comfort per chi lo indossa. Ecco i principali benefici nello scegliere questo tipo di trattamento ortodontico:

  • Non causa dolore: al massimo si può verificare che l’aligner trasparente comporti qualche lieve fastidio nei primi giorni di utilizzo. Fastidi che, comunque, si affievoliranno con il passare dei giorni e ai quali ci si abituerà indossandolo;
  • Non ha un impatto estetico: pur garantendo che i denti risulteranno più allineati a fine trattamento, non causa imbarazzo nell’indossarlo e non modifica la fonazione;
  • Non rovina i denti in alcun modo e non bisogna modificare le abitudini alimentari visto che la mascherina può essere rimossa prima dei pasti;
  • Non servono visite odontoiatriche d’emergenza per riparare fili o attacchi metallici come succedeva con gli apparecchi tradizionali. Basta una visita di controllo ogni 6/8 settimane in base alle esigenze;
  • Non richiede un grosso impegno ma il paziente potrà gestirsi in autonomia cambiando alla scadenza prefissata l’aligner e sostituendolo con la successiva mascherina;
  • Può essere un valido deterrente per chi fuma dal momento che le sigarette devono essere evitate mentre lo si indossa. In questo modo si eviterà che l’allineatore si ingiallisca;
  • I miglioramenti saranno immediati e ti motiveranno a proseguire scrupolosamente il trattamento ortodontico.

Come funziona l’apparecchio trasparente

Se ti interessa capire meglio come funzionano le mascherine trasparenti, gli aspetti da considerare sono molteplici. In linea di massima, ricorda che devono essere indossate giorno e notte tranne che per mangiare e per effettuare un’accurata pulizia dei denti alla fine dei pasti. Per mantenerle pulite, occorre seguire alcune istruzioni e usare solo acqua tiepida per evitare di causare dei danni all’apparecchio.

Innanzitutto, dev’essere fatta una simulazione 3D che darà un’idea piuttosto precisa di come si trasformerà il tuo sorriso. Poi, vengono definiti durata del trattamento e numero di aligner necessari. Le mascherine vanno sostituite ogni sette o quindici giorni conformemente allo spostamento dei denti e indossate almeno ventidue ore al giorno. Nel caso dell’apparecchio fisso, invece, bisogna prestare particolare attenzione al posizionamento delle stelline o brackets. Le stelline vengono disposte sui denti – accuratamente puliti – con adesivi specifici e servono a esercitare la giusta pressione per segnare la direzione da dare al dente.

In entrambi i casi, mentre si lavora per migliorare l’estetica del proprio sorriso, non dev’essere trascurata l’igiene orale che dev’essere eseguita con il corretto utilizzo di spazzolino, dentifricio e scovolino interdentale suggeriti dallo specialista. Bisogna infatti evitare che i residui di cibo permangano all’interno della bocca e che incrementino la formazione di placca e tartaro.

Apparecchio trasparente: la soluzione ideale per un sorriso perfetto

L’apparecchio trasparente è un trattamento ortodontico che risulta valido in moltissimi casi, nonostante le diversità e i problemi che ogni paziente può avere. Si tratta, infatti, di un dispositivo in grado di correggere una vasta gamma di problemi di malocclusione e cattivo allineamento riportando i denti a una posizione corretta. Inoltre, può essere utilizzato anche dai bambini purché non siano stati riscontrati problemi scheletrici. I denti da latte non rappresentano alcun problema considerando che ogni mascherina è rimovibile e che dovrà comunque essere sostituita ogni 7 o 15 giorni.

Di seguito riportiamo una lista dei principali problemi di malocclusione che l’apparecchio trasparente può aiutare a risolvere contribuendo, allo stesso tempo, a migliorare il sorriso:

  • Morso aperto: impedisce la corretta chiusura della bocca. Questo è generalmente causato dalla mancanza di contatto fra i denti delle due arcate e la presenza di uno spazio innaturale fra essi;
  • Morso crociato: causa maggiore usura dentale, malattie gengivali e perfino perdita ossea. Si verifica quando uno o più denti superiori mordono la parte interna dei denti inferiori;
  • Morso inverso: causa interferenze con la normale funzione dei denti anteriori o molari che aumentano l’usura dentale;
  • Morso profondo: causa problemi alle gengive o alle tasche parodontali ed è un grande fattore di rischio per l’insorgenza di malattie parodontali che possono compromettere gravemente tutto il dente fino a causarne la perdita;
  • Affollamento dentale: causa l’accavallamento dei denti e favorisce gli accumuli di placca e tartaro dovuti ai residui di cibo che – se non rimossi - aumentano l’insorgenza di carie dentarie o di malattie alle gengive.

Dal momento che la salute del cavo orale dipende da vari fattori, bisogna lavorare sulla prevenzione già nei pazienti di età pediatrica e individuare eventuali problemi di malocclusione. I trattamenti vanno quindi distinti sia in base all’età che alla funzione. Se si considerano le problematiche che rientrano nel campo della parodontologia, ad esempio, non è mai troppo presto per prevenire disturbi gengivali, accumuli di placca e tartaro.

Tuttavia, se si hanno in mente trattamenti quali le faccette dentali, bisognerà intervenire solo su un paziente adulto. Le faccette dentali svolgono un ruolo principalmente estetico per nascondere imperfezioni della dentatura di carattere funzionale e strutturale. Si tratta di protesi cementate ai denti per ottenere un sorriso perfetto che vanno create su misura e richiederanno anch’esse un’attenta pulizia quotidiana.

Manutenzione degli allineatori trasparenti

Gli allineatori trasparenti richiedono meno cure degli apparecchi classici che si usavano in passato, ma vanno puliti regolarmente e si deve evitare di fumare indossandoli per non macchiarli o ingiallirli. La manutenzione non è lunga o complessa, ma va fatta quotidianamente. L’aligner può essere lavato e spazzolato dentro e fuori con uno spazzolino dalle setole morbide diverso da quello che usiamo per l’igiene orale quotidiana. In alternativa, lo si può immergere in acqua tiepida dopo aver sciolto le pastiglie per la pulizia del dispositivo. Parallelamente, prima di indossarlo, dev’essere eseguita un’adeguata pulizia dentale con spazzolino, dentifricio, scovolino interdentale e collutorio.

In generale, è opportuno pianificare regolari visite di controllo presso uno studio dentistico per verificare lo stato di salute complessivo della bocca. I problemi di malocclusione, infatti, non sono gli unici cui fare attenzione. Ma altre branche dell’odontoiatria potrebbero rivelarsi utili a seconda del problema riscontrato. L’odontoiatria conservativa, ad esempio, interviene sulle carie con procedure volte a salvare il dente.

Quando la carie intacca la polpa del dente e le fibre nervose, può essere necessario un intervento di terapia canalare che rientra nel campo dell’endodonzia. Mentre, quando il dente è compromesso al punto da non poter effettuare nessuno dei trattamenti menzionati, sarà necessario rimuoverlo e ricorrere all’implantologia. A quel punto, dopo la perdita del dente, per ripristinare la funzionalità delle arcate superiore e inferiore sarà necessario inserire uno o più impianti o protesi.

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