mag 31, 2021 - minuto di letturaminuti di lettura

Tipi di filo interdentale

Contro carie, gengiviti e altre infiammazioni dei denti, l'utilizzo adeguato del filo interdentale aiuta a prevenire la salute dei denti e avere un sorriso splendente. Scopriamo insieme come utilizzare correttamente questo efficace strumento e quali solo i tipi di filo interdentale disponibili!
Argomento
Il filo interdentale è uno strumento utilizzato per completare la pulizia dei denti e adatto soprattutto per rimuovere i frammenti di cibo nascosti tra i denti e lo strato di placca batterica.

Si tratta di un nastro costituito da un insieme di sottili filamenti in plastica – differenziata tra nylon, teflon o polietilene.

Alleato prezioso di dentifrici e spazzolini, il filo interdentale è da sempre considerato un ottimo strumento di pulizia dentaria per una cura completa ed efficace della cura orale che regala un sorriso smagliante. Bisogna sempre ricordare che prima del filo interdentale, è necessario sempre effettuare lo spazzolamento dei denti con lo spazzolino apposito.

L'utilizzo del filo interdentale vi verrà consigliato anche dal vostro dentista per una maggiore cura dei denti dato che, riuscendo ad entrare in qualsiasi spazio interdentale, risulta molto più accurato ed efficace rispetto allo spazzolino nel difficile compito della rimozione della placca.

Per chi ne fa da sempre buon uso e chi invece non lo ha mai utilizzato, ecco per voi una breve guida che vi farà conoscere il filo interdentale in tutte le sue sfaccettature.

Tipologie di filo interdentale

Non esiste un solo filo interdentale unico per tutti. Esso infatti viene commercializzato in diverse varianti, con diversi materiali in base alle esigenze personali di ognuno. Tra i fili interdentali in commercio troverete il filo cerato – che ha il vantaggio di scivolare meglio sulla superficie dei denti; quello non cerato – caratterizzato da una maggiore aderenza e meno tagliente.

Il filo interdentale cerato è ricoperto di cera, grazie alla quale le fibre non si sfilacciano così facilmente come per il filo interdentale non cerato, il quale, però, attraverso lo sfilacciamento, permette alle fibre di raggiungere spazi molto più ristretti all'interno della dentatura.

Ci sono poi quelli aromatizzati con menta, floruro o altri composti di fluoro; quelli di plastica e infine quelli in seta. Gli altri diversi tipi di filo interdentale sono indicati anche per essere delicati per le gengive e riescono permettere una pulizia dentale e a prevenire la carie anche quando si ha mal di denti o si è in presenza di infezioni. Uno di questi è il filo spugnoso.

Per chi porta un apparecchio ortodontico, un ponte o ha interstizi dentali larghi è certamente più complicato utilizzare il filo interdentale, ma questo passaggio è anche di fondamentale importanza per evitare l’accumulo di residui di cibo tra i denti.

Per questo tipo di esigenza esiste un tipo di filo interdentale apposito. Si tratta di un filo composto da tre diverse tipologie di filamenti: un’estremità rigida per guidare più facilmente il filo tra i denti, una parte centrale spugnosa che si adatta agli spazi di dimensioni diverse e una parte finale in filo di nylon tradizionale. Fa parte di questa tipologia anche il filo interdentale GUM® ORTHO.

In presenza di impianti dentali, ponte o corone dentali c’è anche filo interdentale composto da una sezione centrale spugnosa e una sezione rigida sulle estremità che agevola l’inserimento del filo intorno all'impianto e alla base del ponte, senza l’uso di aghi passafilo.

Il filo interdentale che si espande è invece ideale per chi soffre di denti sensibili e gengive sensibili. Si tratta di un filo più sottile del tradizionale che, una volta inserito tra gli spazi più stretti - grazie al contatto con la saliva - si espande diventando quasi spugnoso.

Ciò gli consente di entrare facilmente in tutti gli spazi tra i denti, aumentando la superficie dentale raggiunta, e di pulire sotto il margine gengivale.

Per coloro che vogliono rimuovere le macchie tra i denti o mantenere l'effetto dello sbiancamento professionale, c’è poi il filo interdentale con proprietà sbiancante, grazie alle particelle di silce e al fluoro contenuto.

Per coloro che non hanno molta dimestichezza manuale, il filo interdentale basato su un meccanismo automatico tendifilo che permette di far avanzare il nuovo filo interdentale con il clic di una leva, in modo da poter essere sempre sicuri di utilizzare un pezzetto di filo interdentale pulito, come il Flosbrush Automatic.

Infine, un altro strumento utile ed efficace per la pulizia interdentale è la forcella interdentale.

Come si usa il filo interdentale: tecniche e indicazioni

Il filo interdentale si utilizza inserendolo tra i denti con delicatezza e muovendolo lungo la loro superficie, soprattutto vicino alle gengive con spostamenti gentili dalla gengiva verso l'estremità del dente.

Viene utilizzato quindi per raggiungere quegli spazi difficilmente toccati dalle setole dello spazzolino e per eliminare non solo i frammenti di alimenti, ma anche i residui di placca dei denti contribuendo così a prevenire i disturbi gengivali più comuni quali la formazione di carie, tartaro, sanguinamento delle gengive, alito cattivo, gengivite e parodontite.

Esistono varie tipi di tecniche per l’utilizzo quotidiano del filo interdentale. Qui vi illustreremo le più semplici da mettere in pratica per una corretta pulizia dei denti e dell'intero cavo orale.

In genere trovate il filo interdentale in piccoli contenitori di plastica che contengono da 10 a 50 metri di filo. Non c’è una regola per estrarre la giusta quantità di filo, ma in genere 30 o 40 centimetri saranno sufficienti per una pulizia completa. Il filo viene tirato intorno al dito contro una piccola lama collocata nel contenitore in modo da staccare la porzione dal rotolo.

Il filo quindi va teso con i pollici e gli indici, avvolgendo le estremità attorno al dito medio, e guidato appena sotto il margine gengivale, per rimuovere le particelle di cibo bloccate tra i denti e la placca batterica che vi aderiscono.

Il consiglio è quello di disporre il filo a forma di “C” in modo che esso resti curvo attorno al dente e posto sotto il margine gengivale facendolo muovere delicatamente nello spazio tra un dente e l’altro.

Il filo poi va allontanato dal bordo gengivale facendolo raschiare contro il dente, pulendone anche parte della superficie anteriore e posteriore. Muovendo il filo da sotto il margine gengivale, esso asporta la placca e i batteri aderenti alle superfici dei denti sotto e sopra il bordo gengivale.

Se il filo interdentale non è composto da un intreccio di fili, potrete suddividere il filo in tre parti nel senso della lunghezza, in modo tale da avere tipi di filo più o meno spessi e robusti. Un filo meno spesso è più facilmente utilizzabile nel caso di denti molto vicini tra loro.

Esistono poi strumenti e supporti appositamente progettate per tenere teso il filo durante il suo utilizzo ed evitarne un uso scorretto.

Parliamo degli aghi passafilo, bacchette di plastica che possono essere annesse o separate dal distributore del filo interdentale. Tali supporti sono stati creati per agevolare l’utilizzo del filo e raggiungere tutte quelle angolazioni della bocca più nascoste.

Esistono ad esempio dei supporti con maniglia ergonomica, realizzati per avere una migliore aderenza del filo sulla superficie dei denti e per permettere un facile accesso ad ogni coppia di denti, sia per quelli frontali che per i denti posteriori.

Quando utilizzare il filo interdentale?

L’uso del filo interdentale è consigliato sempre prima di coricarsi e se possibile anche durante il giorno, al termine di ogni pasto.

È preferibile inoltre utilizzare il filo interdentale prima dello spazzolino da denti in modo da consentire al fluoro del dentifricio di raggiungere meglio gli spazi fra i denti e le parti dei denti che altrimenti sarebbero ricoperte da residui di cibo.

Dopo aver pulito tutti i denti con il filo interdentale e aver spazzolato i denti, pulite la bocca con acqua e poi sciacquate con del collutorio per un'immediata sensazione di freschezza e per rinforzare lo smalto.

L'uso del filo interdentale in combinazione con lo spazzolino da denti può prevenire malattie gengivali, alitosi e carie, tartaro ed è inoltre una pratica da insegnare ai bambini sin dall’età di 10 anni, quando i denti da latte hanno già lasciato il posto ai denti permanenti, i quali cominciano a essere soggetti al rischio di carie e accumulo di placca. Anche nei bambini più piccoli l’uso del filo interdentale può essere applicato, inizialmente da parte dei genitori.

I vantaggi del filo interdentale

Come accennato precedentemente i vantaggi che si ricavano dall’utilizzo corretto del filo interdentale riguardano una maggiore e approfondita cura orale e di tutta la bocca.

Grazie alla rimozione dei residui di cibo e alla placca dentale che si accumula nello spazio tra un dente e l’altro, non solo si hanno denti più puliti ma anche più sani. In questo modo infatti si previene e si riduce il rischio di problemi parodontali e di carie.

Tra gli altri vantaggi non dimentichiamo anche l’aspetto economico. Il filo interdentale infatti costituisce una valida integrazione alla pulizia interdentale con spazzolino e dentifricio che non va a incidere sulla spesa quotidiana.

Infine, il filo interdentale rappresenta una valida alternativa agli scovolini interdentali per i pazienti che hanno uno spazio insufficiente tra i denti.


Un aiuto veloce

No, l'azione di spazzolamento dei denti deve sempre essere eseguita giornalmente. Il filo interdentale può essere utilizzato dopo aver usato lo spazzolino.

No, ne esistono diversi. Consigliamo di guardare la nostra sezione "Compare" per scegliere quello più idoneo alle vostre esigenze.

Certo, esiste un filo interdentale apposta per i bambini.

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